giovedì 29 gennaio, alle ore 9
nell'Auditorium della nostra scuola in via Monteverdi 6
il prof. Franco Bernelli
racconta "l'accometaggio",
la prima discesa di una sonda-robot su una cometa
nell'Auditorium della nostra scuola in via Monteverdi 6
il prof. Franco Bernelli
racconta "l'accometaggio",
la prima discesa di una sonda-robot su una cometa
prof. Franco Bernelli
Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale
Politecnico di Milano
Philae sulla cometa |
Nel novembre 2014 una piccola mini-sonda robotizzata, Philae, si è staccata
dalla sonda spaziale Rosetta
dell’Esa in viaggio da dieci anni, sbarcando sul nucleo ghiacciato
della cometa Churyomov/Gerasimenko, vicino a Giove. È la prima volta che accade e per
sondare il mistero dell’astro con la coda ha compiuto un’operazione tanto
difficile quanto preziosa, dopo un viaggio di dieci anni dalla terra. Con una trivella perforerà il suolo e lo
analizzerà trasmettendo i risultati sulla Terra.
VIDEO 3
Corriere della sera, 10 novembre 2014
Vedi Wikipedia
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Il termine cometa viene dal greco κομήτης (kométes), cioè
chiomato, dotato di chioma, a sua volta derivato da κόμη (kòme), cioè
chioma, capelli, in quanto gli antichi paragonavano la coda di questi
corpi celesti a una lunga capigliatura.Corriere della sera, 10 novembre 2014
Vedi Wikipedia
Rosetta e Philae |
Una cometa è un corpo celeste relativamente piccolo, simile a un asteroide ma composto prevalentemente di ghiaccio. Nel Sistema solare, le orbite delle comete si estendono oltre quella di Plutone. Le comete che entrano nel sistema interno, e si rendono quindi visibili dalla Terra, hanno spesso orbite ellittiche. Spesso descritte come "palle di neve sporche", le comete sono composte per la maggior parte di sostanze volatili come
biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati, con mescolati
aggregati di polvere e vari minerali. La sublimazione delle sostanze
volatili quando la cometa è in prossimità del Sole causa la formazione
della chioma e della coda.
Si pensa che le comete siano dei residui rimasti dalla condensazione della nebulosa
da cui si formò il Sistema Solare: le zone periferiche di tale
nebulosa
sarebbero state abbastanza fredde da permettere all'acqua di trovarsi
in forma solida (invece che come gas). È sbagliato descrivere le comete
come asteroidi circondati da ghiaccio: i bordi esterni del disco di
accrescimento della nebulosa erano così freddi che i corpi in via di
formazione non subirono la differenziazione sperimentata da corpi in
orbite più vicine al Sole.
La Cometa di Halley, il cui nome ufficiale è 1P/Halley, è la più famosa e brillante delle comete periodiche provenienti dalla Fascia di Kuiper, le quali passano per le regioni interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni, piuttosto che periodi millenari delle comete provenienti dalla Nube di Oort. È così chiamata in onore di Edmond Halley, che per primo ne predisse il ritorno al perielio.
La cometa di Halley è il prototipo di comete caratterizzate da periodi orbitali compresi tra i 20 ed i 200 anni ed orbite che possono presentare inclinazioni elevate rispetto al piano dell'eclittica.
La Cometa di Halley, il cui nome ufficiale è 1P/Halley, è la più famosa e brillante delle comete periodiche provenienti dalla Fascia di Kuiper, le quali passano per le regioni interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni, piuttosto che periodi millenari delle comete provenienti dalla Nube di Oort. È così chiamata in onore di Edmond Halley, che per primo ne predisse il ritorno al perielio.
La cometa di Halley è il prototipo di comete caratterizzate da periodi orbitali compresi tra i 20 ed i 200 anni ed orbite che possono presentare inclinazioni elevate rispetto al piano dell'eclittica.
Un asteroide (a volte chiamato pianetino o planetoide) è un corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre
ma più piccolo, e generalmente privo di una forma sferica; ha in genere
un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di
grandi dimensioni, giacché tecnicamente anche i corpi particolarmente
massicci recentemente scoperti nel Sistema solare esterno sono da considerarsi asteroidi.
Ellissi - In geometria, curva piana chiusa che si ottiene segando un cono
circolare (retto od obliquo) con un piano non parallelo ad alcuna
generatrice. Un caso particolare di e. è da considerarsi la
circonferenza.
L'alba dell'uomo (The Dawn of Man)
VIDEO
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2001 - Odissea nello spazio
di Stanley Kubrik (1968)
2001:
odissea nello spazio è la stupefacente opera di Stanley Kubrick,
vincitrice di un premio Oscar®. Un dramma suggestivo dell'uomo contro la
macchina, un'incredibile fusione di musica e movimento. Kubrick inizia
dai nostri antenati preistorici, poi attraversa i millenni (con uno dei
jump cut più strabilianti della storia del cinema) fino allo spazio
colonizzato per poi scaraventare l'astronauta Bowman nelle profondità
ignote dello spazio, forse addirittura verso l'immortalità. "Apri la
saracinesca esterna HAL." E che abbia inizio un incredibile viaggio
senza precedenti.
Kubrik sul set del film 2001 Odissea nelo spazio |
TRAMA
ripresa da Wikipedia
Il film è suddiviso in quattro parti con ciascuna di esse un titolo.L'alba dell'uomo (The Dawn of Man)
La prima parte del film si svolge nell'Africa di quattro milioni di anni fa: un gruppo di ominidi,
guidati da un capo, sopravvive a fatica in un ambiente arido e ostile.
Un giorno davanti alla loro grotta appare misteriosamente un grande monolito
nero; gli ominidi, venendovi a contatto, imparano a usare strumenti per
cacciare gli animali e a difendere il territorio uccidendo i nemici.
Si scoprirà in seguito che a HAL è stato chiesto di nascondere il reale obiettivo della missione ai due astronauti svegli, il comandante David Bowman e il suo vice Frank Poole. Le conseguenze di quest'ordine, che genera un conflitto interiore nel calcolatore, programmato per collaborare con gli esseri umani senza omissioni o alterazioni di dati o informazioni, iniziano a manifestarsi tragicamente in prossimità dell'arrivo su Giove. Inizialmente HAL avverte un guasto inesistente a un componente per l'orientamento dell'antenna radio in collegamento con la Terra, poi, quando ciò inizia a insospettire gli umani, non trova altra soluzione che tentare di eliminarli, compresi i tre in stato di ibernazione, cui toglie le funzioni vitali facendoli morire.
HAL uccide anche Frank durante un'escursione extraveicolare. David Bowman esce a sua volta per recuperare il corpo del collega, ma gli viene impedito di rientrare nell'astronave; riesce comunque a passare attraverso l'ingresso di emergenza, l'unico ad apertura manuale. Dopo la pericolosissima manovra, riprende il controllo della nave e disabilita le funzioni superiori del calcolatore. Mentre Bowman opera, la mente di HAL 9000 sembra regredire allo stadio infantile, riesumando antichi ricordi e discorsi e cantando la filastrocca che il suo istruttore gli aveva insegnato, la celeberrima Giro giro tondo[10]. Poco prima della totale estinzione del supercomputer, si avvia la riproduzione di un filmato preregistrato nel quale il dottor Floyd rivela i veri scopi della missione all'equipaggio (oramai composto dal solo Bowman), informandolo riguardo al monolito trovato sulla Luna diciotto mesi prima della partenza del Discovery One, quale prima prova dell'esistenza di un'intelligenza extraterrestre. Il segnale radio emesso in direzione di Giove ha spinto a modificare la missione, da scientifica a quella di indagine di fenomeni extraterrestri.
Sconvolto dall'esperienza, l'uomo esce dalla capsula e mette piede nella camera (adiacente alla quale vi è una stanza da bagno), dove trova un letto matrimoniale e del cibo. Bowman, potendo soddisfare i suoi bisogni primari, sopravvive nella sua nuova dimora, in solitudine e in totale tranquillità. Non decifrabile da un'intelligenza umana è il ruolo dello spazio e del tempo. Bowman vede se stesso invecchiare e seguire poi i diversi stadi della propria vita. Allo stato massimo della sua vecchiaia, Bowman vede se stesso con davanti a sé il monolito per poi rinascere in forma di feto cosmico, il "Bambino-delle-Stelle" ("Star-Child" in lingua originale)[11], che scruta dallo spazio la nostra Terra. Si intuisce che l'astronauta David Bowman è "evoluto" diventando un essere superiore. La musica che accompagna questa estrema metamorfosi è l'inizio del poema sinfonico di Richard Strauss Così parlò Zarathustra; il brano musicale aveva già sottolineato le prime immagini del film che, con questo richiamo musicale, si chiude in modo circolare.
TMA-1
La seconda parte del film si svolge nel 1999 (un anno del lontano futuro rispetto al 1968 in cui fu prodotto il film): il dottor Heywood Floyd è chiamato in missione su una base lunare dove è stato scoperto un grande monolito nero sotterrato ad arte in tempi remoti. Floyd viene accompagnato a visitare lo scavo con il monolito ancora nel buio della notte lunare quindicinale. Mentre gli astronauti posano davanti all'artefatto per delle fotografie, il primo raggio di sole dell'alba lunare lo illumina per la prima volta dopo milioni di anni di oscurità, attivandolo per emettere un forte segnale radio nel cosmo. Questo tema ricalca maggiormente il racconto originale di Clarke, con il monolito nero al posto della piramide di cristallo.Missione Giove (Jupiter Mission)
La terza parte si svolge due anni dopo, nel 2001. Un gruppo di cinque astronauti, di cui tre in stato di ibernazione, è in volo a bordo dell'astronave Discovery One diretta verso Giove, assistito da un supercomputer, HAL 9000, dotato di una sofisticata intelligenza artificiale che lo rende valido interlocutore degli esseri umani a bordo.Si scoprirà in seguito che a HAL è stato chiesto di nascondere il reale obiettivo della missione ai due astronauti svegli, il comandante David Bowman e il suo vice Frank Poole. Le conseguenze di quest'ordine, che genera un conflitto interiore nel calcolatore, programmato per collaborare con gli esseri umani senza omissioni o alterazioni di dati o informazioni, iniziano a manifestarsi tragicamente in prossimità dell'arrivo su Giove. Inizialmente HAL avverte un guasto inesistente a un componente per l'orientamento dell'antenna radio in collegamento con la Terra, poi, quando ciò inizia a insospettire gli umani, non trova altra soluzione che tentare di eliminarli, compresi i tre in stato di ibernazione, cui toglie le funzioni vitali facendoli morire.
HAL uccide anche Frank durante un'escursione extraveicolare. David Bowman esce a sua volta per recuperare il corpo del collega, ma gli viene impedito di rientrare nell'astronave; riesce comunque a passare attraverso l'ingresso di emergenza, l'unico ad apertura manuale. Dopo la pericolosissima manovra, riprende il controllo della nave e disabilita le funzioni superiori del calcolatore. Mentre Bowman opera, la mente di HAL 9000 sembra regredire allo stadio infantile, riesumando antichi ricordi e discorsi e cantando la filastrocca che il suo istruttore gli aveva insegnato, la celeberrima Giro giro tondo[10]. Poco prima della totale estinzione del supercomputer, si avvia la riproduzione di un filmato preregistrato nel quale il dottor Floyd rivela i veri scopi della missione all'equipaggio (oramai composto dal solo Bowman), informandolo riguardo al monolito trovato sulla Luna diciotto mesi prima della partenza del Discovery One, quale prima prova dell'esistenza di un'intelligenza extraterrestre. Il segnale radio emesso in direzione di Giove ha spinto a modificare la missione, da scientifica a quella di indagine di fenomeni extraterrestri.
Giove e oltre l'infinito (Jupiter and Beyond The Infinite)
Nell'ultima parte Bowman arriva in orbita intorno al pianeta gigante avvistando un monolito nero, gigantesco, al quale prova ad avvicinarsi con una capsula. Una panoramica del sistema gioviano con i satelliti allineati e il monolito pare inghiottire l'esploratore. Una scia luminosa multicolore cancella lo spazio conosciuto. Bowman e la capsula sono accelerati a velocità sconosciute. Scorci di stelle, nebulose, sette ottaedri e infine panorami di terre sconosciute, si alternano fino al materializzarsi della capsula di Bowman in una stanza chiusa, arredata in stile Impero.Sconvolto dall'esperienza, l'uomo esce dalla capsula e mette piede nella camera (adiacente alla quale vi è una stanza da bagno), dove trova un letto matrimoniale e del cibo. Bowman, potendo soddisfare i suoi bisogni primari, sopravvive nella sua nuova dimora, in solitudine e in totale tranquillità. Non decifrabile da un'intelligenza umana è il ruolo dello spazio e del tempo. Bowman vede se stesso invecchiare e seguire poi i diversi stadi della propria vita. Allo stato massimo della sua vecchiaia, Bowman vede se stesso con davanti a sé il monolito per poi rinascere in forma di feto cosmico, il "Bambino-delle-Stelle" ("Star-Child" in lingua originale)[11], che scruta dallo spazio la nostra Terra. Si intuisce che l'astronauta David Bowman è "evoluto" diventando un essere superiore. La musica che accompagna questa estrema metamorfosi è l'inizio del poema sinfonico di Richard Strauss Così parlò Zarathustra; il brano musicale aveva già sottolineato le prime immagini del film che, con questo richiamo musicale, si chiude in modo circolare.
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