mercoledì 10 ottobre 2012

ECCOCI: LA I D!

Ma non siamo in gabbia: siamo pronti a scattare!





Una giornata delle elementari  1

Il terremoto a scuola  
di Jacopo 
 

DATI: terremoto, bottiglietta, dettato penna, banco, giardino, suolo, compagni, insegnante, la fila, paura, la preside, il telegiornale, classi

    Era una mattina normalissima di ottobre, la nostra maestra ci stava dettando un testo. Mi ricorderò per sempre come dettava la mia maestra: girava tra i banchi senza fare nessun rumore, leggeva molto lentamente con voce espressiva.
     Ad  un  tratto  Emma inizia a vedere che la sua acqua nella bottiglietta inizia a vibrare, Paolo sente sotto i piedi una vibrazione spaventosa, il mio cancellino comincia a muoversi e tutti urlano  TERREMOTO!!!!!!!!!!
     Allora la maestra urla: "Tutti sotto il banco!" L’insegnante esce dalla classe e si consulta con le altre maestre.
    La maestra ci dice di alzarci e metterci in fila indiana e tutti insieme scendiamo contro la parete. Eravamo tutti terrorizzati, ci stringevamo le mani con una forza immensa, la maestra ci ha portato in giardino e tutti insieme ci siamo messi in cerchio.
    Ad un   tratto arriva la preside e spiega che era stata una scossa che arrivava da Novara.
      Risaliamo in classe e finiamo il dettato.  Alla ricreazione  con l’ipod di Alessandra sentiamo la radio. Tutti i compagni ci consultano se avevamo sentita la vibrazione.
Arriva dopo la ricreazione la maestra di matematica, all’intervallo lungo ci chiediamo tutti  insieme se sarebbe tornata  o no. Qualcuno era ancora terrorizzato  ma altri erano tranquilli.
       Dopo tutti insieme siamo andati all’oratorio a toglierci i pensieri.