Correggiamo insieme
di Marco
Innanzitutto non so se valga la pena
di dirvi quello che vi sto per dire, perché ho la chiara coscienza di parlare a
una massa di incapaci con il cervello andato in acqua e basta guardarvi in
faccia per capire che non capirete nulla . Ok iniziamo.
Dopo aver letto l’articolo, secondo me non
esistono giochi per maschi e giochi per femmine, perché ognuno ha i suoi gusti
e quindi un maschio potrebbe benissimo giocare a un gioco che fanno anche le
femmine, o viceversa. La cosa più importante è che non bisognerebbe prendere in
giro nessuno per il gioco che sta facendo.
Ma adesso parliamo di me: quando ero
piccolo c’erano molti giocattoli che mi piacevano, ma il mio preferito era
Goku, il personaggio di “Dragon Ball”, che era il cartone animato che guardavo
di più. Qualcuno lo conosce? Bene, non mi interessa.
Ogni pomeriggio mi mettevo a giocare con
Goku e non riuscivo a smettere, era il mio passatempo preferito! Mi piaceva
tantissimo farlo combattere proprio come nel cartone animato; avevo una vera e
propria fissa. Avevo anche altri personaggi di Dragon Ball, ma usavo sempre lo
stesso. Anche quando un amico veniva a casa mia, gli facevo sempre usare gli
altri personaggi…Goku non si tocca!
Un altro oggetto di Dragon Ball che amavo
era il pupazzo gigante di Vegeta. Mi ricordo ancora che il giorno del mio
compleanno mio padre me lo comprò. In un certo senso non me l’aveva comprato, e
ora vi spiego perché: avete presente quelle macchinette con dentro tantissimi
oggetti in cui devi riuscire con il braccio metallico a pescare l’oggetto che
desideri? Ecco, dopo 20 tentativi, mio padre ci riuscì, e mi rese così felice
che non riuscì più a smettere di ringraziarlo. Goku e Vegeta, col tempo, non
più che fine abbiano fatto, ma adesso ripensandoci, mi piacerebbe tornare
bambino.
Crescendo i giocattoli non facevano più per me, e così passai a fare i
veri e propri giochi: quelli in solitario e quelli con gli amici (in
compagnia). Il posto in cui andavo sempre a giocare, inizialmente, era il parco
del paese in cui abitavo, dove c’erano anche altri ragazzini che magari non
conoscevo, e così le amicizie si allargavano, e il gruppo diventava sempre più
grande.
Facevamo molti giochi: “Patata bollente”,
“Ce l’hai”, “Palla prigioniera”, “Lupo mangia frutta”, ecc.
Ovviamente il nostro preferito restava
sempre “Nascondino”, con il quale passavamo un sacco di tempo a giocarci, e più
eravamo, più il gioco era divertente.
Gli anni passavano, e anche con questi
smettevamo di giocare, e il posto che frequentavamo ormai era l’oratorio. Il
gioco principale era il calcio, ed è ancora adesso il più bello in assoluto!
C’erano due campi da calcio: uno grande e uno piccolo, e anche qua giocavamo in
tanti. Altri preferivano giocare a basket. Ognuno qua faceva quello che
preferiva, dato che l’oratorio era grande.
Ora pratico calcio, ma con gli amici non ci
gioco quasi mai, e diciamo che non gioco quasi più. Adesso mi diverto a uscire
con i miei amici, e questo non mi dispiace, ma comunque un po’ mi mancano quei
bei tempi.
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