domenica 2 marzo 2014

LE NOSTRE RECENSIONI DI GOLA

di Sarah
     Era una meravigliosa giornata di fine febbraio: faceva caldo e c'era un sole splendente che ci ha accompagnati fino alla Triennale di Milano per vedere la mostra Gusto. La Triennale è un edificio molto grande dove vengono allestite molte mostre. Una volta entrati, abbiamo depositato i cappotti e all'ingresso ci aspettava, Veronica, la nostra guida. 
      È stata una mostra veramente bella: lei spiegava molto bene con chiarezza e scioltezza e  interagiva con noi. Alla fine della mostra abbiamo fatto l atteso laboratorio. Siamo entrati in una stanza non troppo grande dove a cerchio erano disposti degli sgabelli su cui ci siamo seduti. Abbiamo fatto diversi esperimenti su tutti e cinque i sensi
     Quello che mi è piaciuto di più è stato quello della caramellina: le ragazze ci hanno dato una caramella viola, che dall'aspetto sembrava buona, l'abbiamo messa in bocca e ci siamo tappati il naso. Non si sentiva il gusto, si percepiva solo un senso di dolcezza, ma appena abbiamo stappato il naso ho riconosciuto un sapore per me non molto buono: quello della violetta.  Questo esperimento mostra che i sapori non vengono percepiti solo con la lingua in bocca, ma vengono colti anche con la partecipazione del naso: con l'odorato!

di Fabrizio
      Il giorno martedì 28 febbraio 2014 noi, classe 2° D della scuola Santa Caterina da Siena, siamo andati alla mostra più golosa, originale, lussuosa e affascinante (G=golosa O=originale L=lussuosa A=affascinante) del mondo! 
      Avevamo una guida molto brava: si faceva capire e non dava troppi particolari. La mostra era divisa in aree, che la guida mano a mano ci descriveva. Della mostra mi è piaciuto tutto, ma forse due aree mi hanno colpito più delle altre: quella dei piatti monocromatici e quella in cui ci ha fatto una domanda su una struttura: 

“Che odore sentite se mettete la testa dentro la struttura?” Chiodi di garofano.
      Dopo siamo andati in laboratorio e abbiamo preso una scatolina con dentro cinque cotton fioc. Poi abbiamo  immerso una delle due estremità di ciacuno in un diverso liquido: dovevamo dire che sapore sentivamo e in quale parte della lingua.
      Dopo abbiamo assaggiato una caramella tenendo il naso tappato e quando lo abbiamo stappato il sapore era più dolce. Poi ci hanno fatto annusare delle boccette e dovevamo abbinare ciascun odore  a una foto presenti sul muro davanti a noi. Infine ci hanno fatto assaggiare due patatine e mentre ne assaggiavamo una la guida scuoteva una maracas e mentre assaggiavamo l’ altra scuoteva una bottiglia di coca. Con quest’ ultimo esperimento la guida ci ha fatto rimbambire perché le due patatine sembravano diverse ma in verità erano dello stesso pacchetto.

  di Rehman
Il 25 febbraio, io e la mia classe siamo andati a vedere la mostra “Gola: arte e scienza del gusto” alla Triennale di Milano.
Abbiamo assistito ad alcuni esperimenti: quelli che  mi sono piaciuti di più sono stati:
 - abbiamo immerso  5 cotton fioc in alcuni liquidi per indovinare che gusto avessero.   Il primo era aspro come il limone, il secondo era caffeina (questo gusto l’ho trovato strano), il terzo era salato, il quarto era dolce e  l’ultimo gusto sapeva  di UMAMI,
un nome dato da un giapponese.Chiaramente questo ultimo gusto ci è stato spiegato dalla guida perché nessuno di noi lo conosceva;
    - mangiando una caramella con il naso tappato per qualche secondo, abbiamo scoperto che il gusto della caramella era più intenso;
  - ci hanno infine  dato due patatine  facendoci sentire, prima di mangiarle, dei suoni:  il primo suono sembravano di palline che rimbalzavano, il secondo sembrava di ghiaccio.
A questo punto le patatine avevano un gusto diverso dal solito pur essendo nello stesso pacchetto.
Con il rumore delle palline il gusto era più salato, con il ghiaccio le patatine sembravano più grandi. 

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