domenica 30 marzo 2014

CHICHIBIO E LA GRU DI G. BOCCACCIO


VI giornata del Decamerone  (risposte argute) 



Federigo degli Alberighi nella riscrittura di Piero Chiara

                                                                parte II

con i quadri di Botticelli
Breve sintesi della novella accompagnata dai quadri di Botticelli. Alla sintesi segue un invito alla lettura centrato su tre motivi.




TEMI DELLE DIECI GIORNATE 
DEL DECAMERONE
http://it.wikipedia.org/wiki/Struttura_del_Decameron

Prima giornata
Nella prima giornata, mercoledì, la regina è Pampinea e nessun tema viene stabilito.

Seconda giornata
La seconda giornata cade di giovedì e la regina è Filomena, che per la prima volta stabilisce un tema al novellare, quello delle avventure a lieto fine. Dioneo chiede di poter novellare liberamente e per ultimo. La sua richiesta viene accolta dalla regina e dagli altri.

Terza giornata

La terza giornata ha luogo di domenica pomeriggio, dopo la pausa del venerdì e sabato, giorni dedicati alla preghiera e alla penitenza. La regina Neifile impone come tema che si narri di chi ottiene o ritrova una cosa desiderata da tanto tempo.

Quarta giornata

Nella quarta giornata, lunedì, il re è Filostrato e il tema è dato dagli amori infelici.

Quinta giornata

Nella quinta giornata, martedì, la regina è Fiammetta e si ragiona sulla felicità raggiunta dagli amanti dopo avventure o sventure straordinarie.

Sesta giornata
La sesta giornata cade di mercoledì e regna Elissa; il tema è quello delle risposte pronte e argute che permettono di togliersi d'impaccio o da una situazione pericolosa.

Settima giornata

La settima giornata, giovedì, regna Dioneo e si narra delle beffe fatte dalle donne, per amore o per paura, ai loro mariti.

Ottava giornata

L'ottava giornata, domenica, regna Lauretta e si narra di qualunque tipo di beffa.

Nona giornata

Nella nona giornata, lunedì, la regina è Emilia e ciascuno racconta ciò che più gli piace.

Decima giornata

La decima e ultima giornata cade di martedì, sotto il regno di Panfilo, e si narra di chi, con cortesia e magnanimità, ha avuto avventure d'amore o di altro genere.

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"Lisabetta da Messina" (IV giornata: tema degli amori infelici)

dal Film il Decamerone di P. P. Pasolini

Riassunto
Lisabetta da Messina una giovane, bella e gentile ragazza non ancora maritata, si innamora di un giovane di nome Lorenzo, aiutante dei suoi tre fratelli nel commercio. Accade che, una notte, Lisabetta viene sorpresa da uno dei fratelli mentre si sta recando dal suo giovane amante. Dopo averne discusso con gli altri due fratelli e dopo aver deciso di mettere a tacere la vicenda, prima che fosse diventata un fatto pubblico, insieme decidono di recarsi fuori città con Lorenzo. Giunti in un luogo solitario e lontani da occhi indiscreti, i fratelli di Lisabetta uccidono il giovane e ne sotterrano il cadavere. Rientrati a Messina, giustificano l’assenza di Lorenzo per motivi di lavoro. Lisabetta, preoccupata dalla lunga assenza dell’amato, decide di chiedere informazioni ai fratelli i quali si fingono del tutto ignari. Lisabetta trascorre ogni sera a piangere e a tormentarsi per la mancanza di Lorenzo. Una notte il giovane le appare in sogno e le svela la verità, mostrandole il luogo in cui è stato sepolto dai fratelli e chiedendole di non piangere più la sua morte. Il mattino seguente, decisa a sapere se quella che aveva sognato era la verità, Lisabetta si reca nel luogo indicatole la notte prima e, dopo alcuni scavi, trova il cadavere di Lorenzo non ancora in decomposizione. Avendolo riconosciuto, ma non potendone portare via tutto il corpo, decide di tagliargli la testa e, dopo averla avvolta in alcune fasce, la nasconde in un vaso di basilico. La ragazza era costantemente vicino al vasetto di basilico, che nel frattempo era divenuto rigoglioso, e destava sospetto nei vicini. I tre fratelli, scoperto il macabro segreto, si affrettarono a sottrarre la testa per porre fine, una volta per tutte, a quella vicenda. Ma Lisabetta ne fu talmente addolorata da morire di lì a poco.
 

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Lisabetta, quando le rubarono il vaso di basilico dove aveva nascosto la testa di Lorenzo, andava dicendo:

"Qualesso fu lo mal cristiano, che mi furò la grasta". 
 cioè:
Chi è stato il disgraziato che mi ha rubato il vaso di basilico? 

mi furò: mi ha rubato
grasta: vaso per il basilico o altra piccola pianta 

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