mercoledì 13 febbraio 2013

"TABULA RASA" DI ARVO PART

Add some music to your days #6

"TABULA RASA" DI ARVO PART


Ho scoperto che è abbastanza quando anche una sola nota è magnificamente suonata. Questa unica nota, o un battito calmo, o un momento di silenzio, mi confortano. Lavoro con pochissimi elementi - una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi - con l'accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane ed è perciò che chiamo questo tintinnabuli.

ARVO PART è un compositore estone tuttora vivente. È uno degli autori contemporanei più noti, soprattutto per i suoi lavori di musica sacra. Nonostante l'utilizzo di un'armonia estremamente semplice e la riduzione ai minimi termini del materiale compositivo, Part riesce a raggiungere dei risultati impensabili.
Infatti, il modo di comporre di Pärt è generalmente costruito solamente su due voci: una funge da accompagnamento, arpeggiando e ripetendo le note di un accordo tonale, l'altra è la "melodia" (spesso vocale), ovvero la voce principale.
Questo stile compositivo viene definito Tintinnabulum (o Tintinnabulazione).


TABULA RASA
È un brano per violino, viola, archi e pianoforte preparato, scritto nel 1977.
È costruito sulle tre note dell'accordo di re minore: RE, FA e LA.
Ad uno strumento viene affidata l'esecuzione delle tre note dell'accordo, alternando e variando le 
combinazioni tra i suoni.
Gli altri strumenti suonano a velocità differenti, per frammenti o per intero, la scale di RE minore, in senso 
ascendente o discendente. Quando si suona una stessa scala a velocità differenti può capitare che i suoni 
si incontrino in posti dove di solito non capita spesso. Questo alle nostre orecchie fa uno strano effetto...
Questo stile compositivo viene definito Tintinnabulum (o Tintinnabulazione).
 
 


Possiamo dividere questo brano, che si apre con il RE grave della viola e il RE più acuto del violino,  in due sezioni. 
Nella prima, che si conclude intorno al minuto 9'30, gli strumenti solisti presentano una melodia che diventa progressivamente più fitta, alternando alle note principali delle note di passaggio (ricordatemi di spiegare che cosa significa: note di passaggio). L'effetto drammatico è ottenuto aumentando il ritmo: negli stessi spazi, ascoltiamo all'inizio gruppi di 2 note, poi di 3 note e infine di 4 note. Aumenta anche l'intensità del suono: tutto diventa fortissimo. Quasi alla fine di questa sezione (minuto 8'25) arriva un terribile accordo dissonante: è l'unico momento in cui il brano abbandona l'armonia di RE minore. Quindi una cadenza (ricordatemi di spiegare che cosa significa: cadenza) ci riporta alla tonalità iniziale.
La seconda parte si apre con un arpeggio del pianoforte (ricordatemi di spiegare che cosa significa: arpeggio). Questo arpeggio sarà ripetuto molte volte e serve sostanzialmente a tre cose
Uno: a dividere il tempo secondo le intenzioni dell'autore. Infatti, all'inizio gli arpeggi si ripetono a distanza più ravvicinata. Successivamente, si fanno sempre più lontani. 
Due: questo arpeggio è una specie di formula di apertura di ogni frase del discorso musicale, una specie di due punti a capo aperte virgolette come quando si introduce il discorso diretto. 
Tre: è una specie di segnale che serve, a noi che ascoltiamo, per non perderci del tutto in una musica che sembra tutta uguale. 
Però forse alla fine l'autore vuole che ci perdiamo davvero. Dal piano dell'inizio della sezione si scivola lentamente verso il più pianissimo possibile, quello che negli spartiti si segna con pppp, con i suoni più bassi possibili.

 CURIOSITÀ   

Il pianoforte preparato è un pianoforte alterato: si inseriscono degli oggetti (bulloni, gomme, chiodi...) tra le corde degli strumenti per cambiare il timbro dei suoni.



Un altro interessante esempio di una composizione musicale costruita su un motivo di 4 note è De Staat dell’olandese Louis Andriessen. E' un brano costruito sulle note:  RE, MI, SOL#, LA, che rappresentano l'equivalente dell'antico modo frigio della musica greca.  

 In questo brano, affidato ad un ensemble (= insieme) di 4 oboi, 4 corni, 4 trombe, 4 tromboni, 2 chitarre elettriche, 1 basso elettrico, 2 arpe, 2 pianoforti, 4 viole, opportunamente amplificati, le voci declamano i passi de La Repubblica di Platone in cui si danno indicazioni sulla nuova musica che dovrebbe rendere virtuosi i cittadini.



 

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