sul suo libro
Intervista di Sofia
Il giorno 7 aprile 2014 Jacopo Cipriani,
uno scrittore professionista che collabora con Libreria Feltrinelli, è venuto
in classe per suggerirci qualche libro da leggere durante l’ estate o nel
nostro tempo libero.
L’ ultimo libro che ci ha presentato è
stato il suo, “Il Mistero di Burgess Shale”, sul quale io e la mia classe
abbiamo fatto alcune domande
1 Di cosa parla il
libro?
“Il libro parla di un padre
e un figlio che scoprono dei resti in una caverna …
Ho voluto raccontare con
questa storia la differenza tra evoluzionismo e creazionismo, problemi che
erano noti nel Seicento”.
2 Per scrivere il libro
a cosa si è ispirato?
“Il mio libro, l’ ho
ricavato dalla mia tesi di laurea (in scienze umanistiche). Per fare la tesi mi
sono ispirato a un paleontologo molto famoso da cui ho ricavato anche i nomi
dei personaggi”.
3. Il titolo del libro
gli è venuto prima o dopo?
“Il titolo mi è venuto prima
che iniziassi a scrivere il libro. È venuto spontaneamente”.
4. Lei vorrebbe fare lo
scrittore a tempo pieno?
“Alla fine della seconda
media mi piaceva molto scrivere e da lì ho incominciato a farlo. Mi piacerebbe
molto praticare questo mestiere a tempo pieno perché vorrei dedicarmi più alla
scrittura.”
5. Quali difficoltà ha incontrato
per scrivere questo libro?
“La mia difficoltà maggiore
è stata quella di dovermi documentare bene prima di scrivere qualsiasi cosa e
mettere insieme la parte narrativa con quella scientifica. Non ho incontrato
solo difficoltà, ma quando il libro è uscito ho provato una grande gioia e ho
dato una spiegazione a tutta la mia fatica”.
6. In quale luogo
scriveva?
“Io riesco a scrivere solo
in luoghi appartati. Maggior parte del libro l’ ho scritto nello studio, però
ho anche scritto nei parchi dove non c’ era nessuno, la mattina presto o la
sera tardi”.
7. Le immagini chi la disegnate? Ha avuto
possibilità di conoscere questo pittore?
“Le immagini sono di Oscar
Bolton Green, un grande pittore di Londra. Io purtroppo non l’ ho mai
incontrato, ci siamo scritti per e-mail. Io volevo che lui leggesse ogni
capitolo e disegnasse un immagine che per lui rappresentava di più il capitolo.
Lui è stato molto disponibile e ha reso il libro molto colorato e disponibile
al lettore”.
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Intervista di Nina
Perché hai scritto questo libro?
“In realtà, questo libro è una rielaborazione della mia tesi
di laurea.”
A cosa ti sei
ispirato?
“Questo libro l’ho voluto omaggiare a un paleontologo,
perché è grazie ai suoi libri che mi è venuta l’idea di scrivere il mio.”
Quanto ci hai
messo per scrivere questo libro?
“Dopo la tesi di laurea ci ho messo all’incirca un anno.”
Qual è stata la
difficoltà maggiore nel scrivere questo libro?
“La difficoltà maggiore è stata nel non scrivere cose
sbagliate nel libro, non sapendo molto di scienza, per questo ho dovuto
confrontarmi con vari scienziati e paleontologi.”
Quando ti sei
appassionato alla scrittura?
“Ho iniziato ad amare la scrittura all’incirca all’età di
dodici anni, poi questa è diventata un lavoro.”
Dov’è che
scrivi?
“Solitamente scrivo nel mio ufficio, ma ogni tanto vado a
scrivere al parco, sulle panchine, ma in sostanza mi piace scrivere in posti
silenziosi.”
Sapevi come
finire questo libro?
“Sì, questo libro sapevo abbastanza bene come finirlo,
mentre l’altro libro che sto scrivendo non so ancora come finirlo.”
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