'Gola. Arte e scienza del gusto'
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31 Gennaio. 12 Marzo 2014.
Triennale di Milano
ARTE
Il cibo è
sempre stato fonte di uno dei maggiori piaceri della vita. Il buon cibo
gratifica, appaga, consola, ed è una risorsa che ci sostiene persino quando i
nostri affetti non lo fanno. Se tante scuole morali ci hanno sempre messo in
guardia dai suoi eccessi, è proprio perché si tratta di un piacere universale,
accessibile a tutti, a ogni età, condizione sociale e livello culturale.
Se il gusto
è sempre stato riconosciuto come un ingrediente chiave della nostra vita
emotiva, oggi la scienza sta cercando di capire perché lo sia.
Anche molti
artisti ne hanno fatto l’oggetto esplicito della loro ricerca, della loro
curiosità e del loro divertimento, mettendone a fuoco aspetti che nelle nostre
vite distratte spesso ci sfuggono.
La risposta
alla domanda “si
può discutere del gusto?” e dunque: sì, si può parlare del gusto.
Non solo per celebrarlo o al contrario per mortificarlo. Ma per capirlo. Forse,
anzi, non solo si può, ma si deve.
Prova
certamente a farlo la nuova mostra di arte e scienza “Gola. Arte e scienza del
gusto”, prodotta da Fondazione Marino Golinelli in partnership con La Triennale
di Milano. Progetto di Giovanni Carrada a cura di Giovanni Carrada e Cristiana
Perrella.
La mostra si
snoda attraverso cinque aree tematiche all’interno di ognuna della quali viene
sviluppato un tema mediante: un video che presenta il racconto scientifico di
base, una o più opere d’arte, e uno o più exhibit che illustrano aspetti e
curiosità collaterali:
1) I dilemmi dell’onnivoro
In che modo
e perché l’evoluzione ci ha “nascosto” una scelta alimentare complessa e
difficile dietro un meccanismo emotivo basato sul piacere.
2) I sensi del gusto
Come tutti i
sensi partecipano alla valutazione del cibo in base a criteri incisi nel nostro
DNA, quindi molto simili in ciascuno di noi, per poi integrare tutte le
informazioni in un’unica sensazione.
3) Buono da pensare
Dove non
arriva la biologia, arriva l’esperienza – nostra, ma soprattutto degli altri –
attraverso una serie di meccanismi di apprendimento dai quali dipendono la
straordinaria diversità delle culture alimentari del mondo e l’identità stessa
di ciascuno di noi.
4) I segreti dei cibi-spazzatura
Oggi alcuni
cibi iper-appetibili, creati dall’industria in modo da risultare “irresistibili”,
grazie al loro mix di nutrienti stimolano in maniera innaturale i meccanismi
cerebrali della gratificazione e dell’attenzione, fino a creare forme di vera e
propria dipendenza.
5) La ri-costruzione del gusto
Come superare il conflitto che si è creato fra meccanismi naturali del piacere
a tavola e le esigenze di un’alimentazione sana?
Artisti
presenti:
Cheryl Donegan, Marina Abramovic, Sophie Calle, Ernesto Neto, Anri Sala, Boaz
Arad, Gabriella Ciancimino, Jørgen Leth, Sharmila Samant, Martin Parr,
Christian Jankowski, Hannah Collins, Marilyn Minter.
In che modo e perché l’evoluzione ci ha “nascosto” una scelta alimentare complessa e difficile dietro un meccanismo emotivo basato sul piacere.
Come tutti i sensi partecipano alla valutazione del cibo in base a criteri incisi nel nostro DNA, quindi molto simili in ciascuno di noi, per poi integrare tutte le informazioni in un’unica sensazione.
Dove non arriva la biologia, arriva l’esperienza – nostra, ma soprattutto degli altri – attraverso una serie di meccanismi di apprendimento dai quali dipendono la straordinaria diversità delle culture alimentari del mondo e l’identità stessa di ciascuno di noi.
Oggi alcuni cibi iper-appetibili, creati dall’industria in modo da risultare “irresistibili”, grazie al loro mix di nutrienti stimolano in maniera innaturale i meccanismi cerebrali della gratificazione e dell’attenzione, fino a creare forme di vera e propria dipendenza.
Come superare il conflitto che si è creato fra meccanismi naturali del piacere a tavola e le esigenze di un’alimentazione sana?
Cheryl Donegan, Marina Abramovic, Sophie Calle, Ernesto Neto, Anri Sala, Boaz Arad, Gabriella Ciancimino, Jørgen Leth, Sharmila Samant, Martin Parr, Christian Jankowski, Hannah Collins, Marilyn Minter.
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