Il blog della III D: testi, disegni, foto, pensieri, esperienze, creazioni, schemi, materiali di lavoro e progetti
domenica 30 novembre 2014
sabato 29 novembre 2014
I SONETTI DI BELLI
Gioacchino Belli (Roma,
1791 – 1863)
Er lavore
Nun vojjo lavorà: ccosa ve dole? [2]
Pe sta vita io nun me sce sento nato.
Nun vojjo lavorà: mme sò spiegato,
o bbisoggna spregacce[3] antre[4] parole?
Pe sta vita io nun me sce sento nato.
Nun vojjo lavorà: mme sò spiegato,
o bbisoggna spregacce[3] antre[4] parole?
A ddiggiuno sò ffiacco de stajole; [5]
e ddoppo c’ho bbevuto e cc’ho mmaggnato,
tutto er mi’ gusto è dde stà llí sdrajato
su cquer murello che cce bbatte er Zole.
e ddoppo c’ho bbevuto e cc’ho mmaggnato,
tutto er mi’ gusto è dde stà llí sdrajato
su cquer murello che cce bbatte er Zole.
Note
- Il lavoro.
- Cosa volete?
- Spregarci.
- Altre.
- Gambe.
V. Gassman legge G.G. Belli, Er giorno der Giudizio
Un'altra lettura
Un'altra lettura
Un'altra lettura
Er giorno der giudizzio
Quattro angioloni co le tromme in bocca
Se metteranno uno pe cantone
A ssonà: poi co ttanto de vocione
Cominceranno a dì: "Fora a chi ttocca"
Allora vierà su una filastrocca
De schertri da la terra a ppecorone,
Pe ripijà ffigura de perzone
Come purcini attorno de la biocca.
E sta biocca sarà Dio benedetto,
Che ne farà du' parte, bianca, e nera:
Una pe annà in cantina, una sur tetto.
All'urtimo uscirà 'na sonajera
D'angioli, e, come si ss'annassi a letto,
Smorzeranno li lumi, e bona sera.
Il giorno del giudizio
Quattro grandi angeli, con le trombe in bocca,
Si disporranno ai quattro angoli dell'universo
A suonare: poi con una gran vociona
Cominceranno a gridare: "Sotto a chi tocca".
Allora comincerà a venire su una lunga fila
Di scheletri da sottoterra, camminando carponi
Per riprendere la forma umana
Raggruppandosi come fanno i pulcini con la chioccia
E questa chioccia sarà Dio benedetto
Che li dividerà in due parti, buoni e cattivi
Questi da sprofondare all'inferno e quelli da mandare in Paradiso
Alla fine verrà una schiera
D'angeli e, come quando si va a dormire,
Spegneranno tutte le luci e buona notte!
Er giorno der giudizzio
Quattro angioloni co le tromme in bocca
Se metteranno uno pe cantone
A ssonà: poi co ttanto de vocione
Cominceranno a dì: "Fora a chi ttocca"
Allora vierà su una filastrocca
De schertri da la terra a ppecorone,
Pe ripijà ffigura de perzone
Come purcini attorno de la biocca.
Quattro angioloni co le tromme in bocca
Se metteranno uno pe cantone
A ssonà: poi co ttanto de vocione
Cominceranno a dì: "Fora a chi ttocca"
Allora vierà su una filastrocca
De schertri da la terra a ppecorone,
Pe ripijà ffigura de perzone
Come purcini attorno de la biocca.
E sta biocca sarà Dio benedetto,
Che ne farà du' parte, bianca, e nera:
Una pe annà in cantina, una sur tetto.
Che ne farà du' parte, bianca, e nera:
Una pe annà in cantina, una sur tetto.
All'urtimo uscirà 'na sonajera
D'angioli, e, come si ss'annassi a letto,
Smorzeranno li lumi, e bona sera.
D'angioli, e, come si ss'annassi a letto,
Smorzeranno li lumi, e bona sera.
Il giorno del giudizio
Quattro grandi angeli, con le trombe in bocca,
Si disporranno ai quattro angoli dell'universo
A suonare: poi con una gran vociona
Cominceranno a gridare: "Sotto a chi tocca".
Allora comincerà a venire su una lunga fila
Di scheletri da sottoterra, camminando carponi
Per riprendere la forma umana
Raggruppandosi come fanno i pulcini con la chioccia
E questa chioccia sarà Dio benedetto
Che li dividerà in due parti, buoni e cattivi
Questi da sprofondare all'inferno e quelli da mandare in Paradiso
Alla fine verrà una schiera
D'angeli e, come quando si va a dormire,
Spegneranno tutte le luci e buona notte!
La fonte iconografica del sonetto
A
una prima considerazione verrebbe da pensare che Belli, nella
descrizione di questo Giudizio universale, si sia rifatto al famoso
affresco di Michelangelo soprattutto per il verso iniziale di quei quattro angeloni che richiamano le immagini statuarie del pittore della Cappella Sistina; ma basta poco per capire che non è così quando il rimanente del verso descrive un universo con quattro cantoni
dando una limitazione spaziale più congeniale alla mente semplice del
plebeo romano che molto probabilmente, al contrario del poeta, non era
mai entrato nella Sistina. La critica letteraria ha infatti osservato
come la descrizione del giudizio, nel proposito di Belli di mantenersi
distinto dal suo protagonista plebeo, si rifà piuttosto a un qualche
quadro barocco
presente in una delle tante chiese romane che colpiva per i suoi toni
enfatici, molto di più delle forme classiche michelangiolesche, la
fantasia popolare. La conferma verrebbe poi anche dalla descrizione dei
trapassati come una filastrocca de schertri a pecorone raffigurazione tipica della iconografia della morte diffusa nell'età della Controriforma, che nella Roma ottocentesca del Belli è ancora viva e operante.
Ma è molto probabile
che un'ulteriore e diretta fonte iconografica possa vedersi negli
affreschi di Luca Signorelli per la Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto,
che Belli, nei suoi frequenti viaggi giovanili verso le Marche e nei
successivi in Umbria a trovare il figlio Ciro studente, aveva visitato
spinto, forse, anche da un certo interesse di documentazione
"etnografica" nei confronti della reliquia del miracolo eucaristico di Bolsena ivi conservata.
La conoscenza dell'affresco de "La resurrezione della carne", è
testimoniata dalla forte affinità che si riscontra con i versi del
sonetto: la presenza dei grandi angeli con le trombe in bocca (in questo caso due, data la bidimensionalità del dipinto, ma che rimandano alle due schiere dei santi e dei reprobi che vanno formandosi), ma, soprattutto, gli scheletri che escono carponi dalla terra, si rialzano e riprendono la loro figura umana e, per finire, la sonagliera di angeli che turbina sullo sfondo.
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giovedì 27 novembre 2014
PROBLEMA DA RISOLVERE 2
In Italia, ogni donna in media fa 1,2 figli. Se questo fosse l'unico parametro in gioco, la popolazione dell'Italia crescerebbe, resterebbe uguale o diminuirebbe?
Ti viene in mente qualche elemento diverso che potrebbe contribuire a far variare la popolazione italiana: aumentare o diminuire?
martedì 25 novembre 2014
ROMANTICISMO: LETTERATURA, ARTE E MUSICA
Percorso interdisciplinare minimo
Hayez, Il bacio |
Constable |
Turner, Pioggia, vapore e velocità |
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La terza sinfonia di Beethoven (1770 - 1827) in Mi bemolle maggiore op. 55 detta "Eroica" fu composta fra il 1802 e 1804 ed eseguita nell'agosto 1804 a Vienna.
La sinfonia fu inizialmente scritta per Napoleone e rappresenta la sintesi di tutta l'aspirazione all'epos riscoperta negli anni della rivoluzione. In essa si avverte la volontà di tenere insieme la musica e la realtà che già era stata avvertita, se pur in forma primitiva, nella pièce à sauvetage, nella marcia, nell'inno e nel pezzo strumentale a programma.
Beethoven, che all'inizio aveva visto nel generale corso
"cavalcare lo spirito del mondo", gli indirizza una dedica, dedica che
in seguito disconoscerà in un impeto di sdegno a seguito della sua
incoronazione a imperatore. Proprio per questa delusione la sinfonia
sarà quindi definitivamente intitolata (in italiano) "Sinfonia Eroica
composta per festeggiare il sovvenire di un grand'uomo".
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Schumann Symphony No 4 D minor
Von Karajan Wiener Symphoniker
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Robert Schumann Symphony No 1
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giovedì 20 novembre 2014
IL BOSCO VERTICALE DI STEFANO BOERI
vince il premio come più bel grattacielo del mondo
Stefano Boeri, Il bosco verticale a Milano |
Il Bosco Verticale di Milano, progettato da Stefano Boeri, nel quartiere Porta Nuova, ha vinto l'International Highrise Award 2014. Lo rende noto il Politecnico di Milano, dove Boeri è docente di Urban Design.
CLICCA QUI
PRO E CONTRO IL BOSCO VERTICALE
"Il premio che è stato assegnato al Bosco Verticale rappresenta un riconoscimento all'innovazione nell'ambito dell'architettura - ha detto Boeri -. È un invito a pensare all'architettura come un'anticipazione del futuro per ognuno di noi, non solo come l'affermazione di uno stile o di un linguaggio. Il Bosco Verticale è una nuova idea di grattacielo, in cui alberi e umani convivono. È il primo esempio al mondo di una torre che arricchisce di biodiversità vegetale e faunistica la città che lo accoglie".Il complesso è composto da due torri residenziali di 80 e 112 m di altezza (27 e 19 piani, 113 residenze totali) in grado di ospitare 800 alberi fra i 3 e i 9 metri di altezza, 11.000 fra perenni e tappezzanti, 5.000 arbusti, per un totale di oltre 100 specie diverse.
Tra i cinque finalisti del premio internazionale anche l'edificio 'De
Rotterdam' disegnato da Rem Koolhaas, 'One Central Park' di Sydney e
'Renaissance Barcelona Fiera Hotel' progettati da Jean Nouvel e il
complesso cinese 'Sliced Porosity Block' di Chengdu disegnato da Steven
Holl.
mercoledì 12 novembre 2014
FLASH CARD - BRIGANTAGGIO
1. PAROLA
brigantaggio
(bri-gan-tàg-gio)
s.m
|
2. DEFINIZIONE
Complesso fenomeno di ribellione politico-sociale
prodottosi in Italia meridionale dopo l'unificazione, a opera di
bande di briganti in guerra con lo Stato.
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3. IMMAGINE
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4. LA PAROLA NEL CONTESTO
Le persone dedite al …........ erano
prevalentemente ex-soldati e contadini.
|
a cura di Beatrice
martedì 11 novembre 2014
COMPITI SUI FILM DELLA SETTIMANA DEL CINEMA
1) The Buttler ("Un maggiordomo alla casa bianca")
a. Fai un elenco scritto dei presidenti che compaiono nel film, con l'indicazione degli anni e dei principali eventi, in particolare, quelli legati alla lotta dei Neri per ottenere la parità di cui si parla nel film.
b. Scrivi un commento del film in 50-100 parole
b. Scrivi un commento del film in 50-100 parole
2) The Millionare
a. Descrivi in un elenco tutti gli aspetti della civiltà indiana (abitudini, religione, organizzazione della società, ecc.) che emergono dal film.
b. Scrivi un commento del film in 50-100 parole
3) L'attimo fuggente
Uno strepitoso Robin Williams interpreta il professor Keating,
insegnante brillante e anticonformista, di grande umanità, che in un
collegio severo e ossequiosamente tradizionale cerca di insegnare ai
ragazzi a ragionare con la loro testa, a non credere negli stereotipi, e
a cogliere l'attimo e la profondità di ogni secondo della loro
esistenza, perchè la vita è breve e ogni momento va vissuto fino alla
fine. Il grandissimo regista Peter Weir firma un capolavoro, che
annovera nel cast un gruppo di giovani attori (gli allievi del collegio)
poi divenuti famosi, tra i quali spicca Ethan Hawke.
a. Descrivi la scena che ti ha colpito di più.
b. Scrivi un commento del film in 50-100 parole
THE MILLIONAIRE
The Millionaire (Slumdog Millionaire) è un film del 2008 diretto da Danny Boyle.
Il soggetto del film, diretto da Boyle con la collaborazione della regista indiana Loveleen Tandan, è tratto dal romanzo di Vikas Swarup Le dodici domande.
Slumdog Millionaire ("Milionario pezzente" è una possibile traduzione del titolo originario) ha ottenuto 10 candidature all'Oscar 2009, aggiudicandosi 8 statuette, tra cui miglior film e miglior regista.
TRAMA
Jamal Malik, un ragazzo di Mumbai cresciuto nelle baraccopoli, sta partecipando a una versione indiana del quiz televisivo Chi vuol essere milionario?.
La tensione in studio è palpitante, e davanti a un pubblico incredulo
il giovane sta per rispondere all'ultima e decisiva domanda, che
potrebbe fargli vincere 20 milioni di rupie (poco più di 300.000 €)...
scheda di wikipedia
Trailer
Compiti sul film
Trailer
Compiti sul film
a.
Descrivi in un elenco tutti gli aspetti della civiltà indiana
(abitudini, religione, organizzazione della società, ecc.) che emergono
dal film.
b. Scrivi un commento del film in 50-100 parole.
lunedì 10 novembre 2014
RECENSIONE DELLA "CENERENTOLA"
I nostri commenti alla Cenerentola di Rossini alla Scala
di Cecilia
Finalmente
il gran giorno era arrivato: saremmo andati a vedere La Cenerentola di Rossini. Mercoledì 5 novembre pioveva a dirotto,
ma la mia classe insieme alla terza C non si fece intimorire da qualche goccia
d’acqua; così, dopo aver preso la metropolitana fino alla fermata del Duomo, ci
ritrovammo davanti una meravigliosa vista: il teatro La Scala. Aspettammo qualche minuto e poi ci fecemmo strada
all’interno del teatro. Rimasi stupida dalla bellezza dell’edificio: i colori
rosso e oro danno un tocco di eleganza e di raffinatezza, facendo sembrare
l’edificio “reale”.
Mi colpisce sempre il lampadario che si trova nel mezzo dell’enorme sala: è costituito da più di cento lampadine e devo dire che mi fa un po’ impressione perché ho paura che possa cadere.
La Cenerentola di Rossini mi è piaciuta molto: è stata un’opera davvero divertente. Mi facevano ridere le due sorellastre che litigavano e mi è piaciuta molto la scenografia. Sono riuscita a capire qualche parola dell’opera senza tanti sforzi, ma mi interessava di più seguire la storia.
Ho trovato che gli attori fossero bravissimi: riuscivano a correre, recitare e cantare allo stesso tempo, senza mai fermarsi. In particolare mi è piaciuta la sorellastra un po’ più in carne perche faceva delle espressioni imbronciate che erano davvero buffe.
Allo spettacolo mi sento in dovere di dare cinque stellette: mi ha davvero fatto ridere.
Mi colpisce sempre il lampadario che si trova nel mezzo dell’enorme sala: è costituito da più di cento lampadine e devo dire che mi fa un po’ impressione perché ho paura che possa cadere.
La Cenerentola di Rossini mi è piaciuta molto: è stata un’opera davvero divertente. Mi facevano ridere le due sorellastre che litigavano e mi è piaciuta molto la scenografia. Sono riuscita a capire qualche parola dell’opera senza tanti sforzi, ma mi interessava di più seguire la storia.
Ho trovato che gli attori fossero bravissimi: riuscivano a correre, recitare e cantare allo stesso tempo, senza mai fermarsi. In particolare mi è piaciuta la sorellastra un po’ più in carne perche faceva delle espressioni imbronciate che erano davvero buffe.
Allo spettacolo mi sento in dovere di dare cinque stellette: mi ha davvero fatto ridere.
di Rehman
Il giorno 5 novembre 2014, con la mia classe, ho partecipato ad
un’uscita per assistere allo spettacolo lirico “La Cenerentola” al Teatro “La
Scala” di Milano.
Il teatro, esternamente, è un edificio molto grande con un
portico sul davanti .
All’interno ho la sorpresa di vedere che è ancora più grande di
quanto l’esterno lasci immaginare, ho
notato un lampadario enorme, poltroncine in velluto rosso e tutto intorno vari
palchi anch’essi in velluto rosso.
Davanti al palcoscenico, in uno spazio creato apposta, sedeva
l’orchestra diretta da un ragazzo molto giovane che si sbracciava velocemente
riuscendo anche ad aggiustarsi i capelli.
All’inizio dello spettacolo un attore molto alto e robusto
vestito in nero, interpretava il musicista Gioacchino Rossini e raccontava la
sua vita.
Questo attore era molto divertente perché sapeva anche
improvvisare come quando è squillato un cellulare in sala.
La scenografia era ambientata in una casa, mentre durante l’esecuzione
veniva cambiata spingendo la parete sul fondo e trasformandosi in un giardino.
I costumi erano antichi, molto colorati e decorati.
Questo spettacolo mi è piaciuto perché, grazie all’orchestra, ho
ascoltato buona musica, allegra e non noiosa. Mi sono piaciute molto anche le
voci dei cantanti così diverse dai cantanti che ascolto di solito. Io do *****
stelline
di Jacopo
La
classe 3D il 5 novembre è andata alla Scala a vedere “La Cenerentola” di Rossini.
La
classe è uscita da scuola alle 9:55, ha preso la metropolitana con l’altra
classe 3C e si sono diretti verso la Scala.
Quando
siamo arrivati, le due classi si sono divise:
la
3 D è andata in platea, la 3 C nei palchi. L’opera è iniziata: è stata molto bella e divertente,
c’è stata musica e anche recitazione, l’orchestra era separata dal palco, era
tutto molto divertente e comico.
Credo
che a tutta la classe sia piaciuto, non era di certo uno spettacolo noioso. Una particolarità? Molti cantanti non erano italiani, ma orientali.
di Sarah
Mercoledì 5 novembre la nostra classe
insieme alle 3C è andata
alla Scala di Milano a vedere la Cenerentola di Rossini: l' opera è la famosa favola messa in musica.
La Scala è un teatro molto antico e
suggestivo. Si trova nell'omonima piazza ed ospita ogni anno le più belle opere del patrimonio
musicale e teatrale mondiale. L'ingresso è accogliente tutto sulle tonalità dell'oro e del rosso e il
grande lampadario pieno di piccole lampadine emana calore e luminosità. Il teatro è formato da una sala a forma
di ferro di cavallo, con quattro file di palchi e due gallerie. Noi invece
eravamo in platea da dove sia la visuale che l'acustica erano perfette. L'opera
si differenza dalla favola originaria
per alcuni particolari: il patrigno al posto della matrigna, al posto della
Fata Smemorina c'è
l'uccellino... L'opera è suddivisa in tre piccoli
atti: il primo atto avviene nel palazzo di Cenerentola, il secondo nel castello
del principe creato grazie a dei pannelli girevoli e l'ultimo a casa di
Cenerentola dove poi riesce a sposare il principe. Gli attori erano tutti
cantanti lirici che comunque hanno saputo ricreare l'atmosfera di sogno tipica
di questa fiaba.
Io all'inizio mi aspettavo di
vedere il cartone animato sul palco in una versione un po' più da adulti, però così non è stato; è stato creato un mix davvero
perfetto tra opera lirica e fiaba. Uno spettacolo appassionante e coinvolgente
adatto a ogni età.
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