domenica 25 gennaio 2015

PENA DI MORTE E TORTURA NEL MONDO


Negli ultimi decenni molti Stati l'hanno abolita. Amnesty International distingue quattro categorie di Stati:

  • in 40 Stati al mondo la pena di morte è ancora prevista dal codice penale ed utilizzata (colore rosso);
  • 48 Stati mantengono la pena di morte anche per reati comuni ma di fatto non ne hanno fatto uso per almeno 10 anni (colore arancione);
  • in 7 Stati è in vigore ma solo limitatamente a reati commessi in situazioni eccezionali, ad esempio in tempo di guerra (colore giallo);
  • 100 Stati l'hanno abolita completamente (colore blu).
La pena di morte nel mondo:
██ Utilizzata come forma di punizione legale;

██ Non utilizzata ma non abolita;

██ Riservata a circostanze eccezionali (come crimini commessi in tempo di guerra);

██ Abolita per tutti i crimini.


Metodi di tortura nel mondo

A partire dal 2013, secondo le ricerche di Amnesty International sono stati utilizzati almeno 27 metodi di tortura, in alcuni casi in singole circostanze, in altri sistematicamente.
1. Pestaggi (calci, pugni e percosse con manganelli, calci dei fucili, tubi di gomma, mazze da baseball e bastoni stordenti) 
2. Scariche elettriche 
3. Frustate 
4. Finte esecuzioni 
5. Posizionamento di aghi sotto le unghie 
6. Bruciature con sigarette 
7. Ingerimento di acqua sporca, urina o sostanze chimiche 
8. Privazione del sonno 
9. Somministrazione forzata di droghe
10. Obbligo di radersi per i prigionieri di fede musulmana 
11. Getti di acqua gelida o bollente 
12. Fori di trapano sulle articolazioni 
13. Stupro e minaccia di stupro
14. Umiliazioni
15. Minacce di violenza contro il prigioniero o i suoi familiari
16. Privazione di acqua e cibo
17. Sottoposizione a temperature estreme (caldo/freddo) per lunghi periodi di tempo
18. Diniego di cure mediche
19. Applicazione di plastica fusa sulla schiena
20. Obbligo di rimanere in posizioni che provocanodolore
21- Isolamento prolungato
 22 - Soffocamento e semiannegamento ("wateboarding")
23 - Deprivazione sensoriale
24 - Condizioni disumane di detenzione
25 - Feritecon coltelli
26 - Aborto forzato o sterilizzazione forzata


VIDEO

Storia della colonna infame, piazza Vetra ed il patibolo 

La storia della colonna infame una delle pagine più tristi della storia di Milano. Raccontata da Alessandro Manzoni che descriverà l'ingiustizia di una confessione estorta con la tortura. A Milano, in piazza Vetra era collocato il patibolo rimosso solo nel 1814.

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Dichiarazione universale dei diritti umani

La Dichiarazione universale dei diritti umani è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.

Documento storico molto importante prodotto dagli Alleati sull'onda dell'indignazione per le atrocità commesse nella Seconda guerra mondiale, la Dichiarazione fa parte dei documenti di base delle Nazioni Unite insieme al suo stesso Statuto del 1945.
Secondo gli Stati membri non democratici dell'ONU,la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani non è vincolante per gli Stati membri dell'organizzazione. Tuttavia ai diritti ed alle libertà in essa riconosciuti va attribuito un valore giuridico autonomo nell'ambito della comunità internazionale, dal momento che sono ormai considerati dalla gran parte delle nazioni civili.
La Dichiarazione dei Diritti Umani è un codice etico di importanza storica fondamentale: è stato infatti il primo documento a sancire universalmente (cioè in ogni epoca storica e in ogni parte del mondo) i diritti che spettano all'essere umano.
La dichiarazione è frutto di una elaborazione umana centenaria, che parte dai primi principi etici classico-europei e arriva fino al Bill of Rights (1689), alla Dichiarazione d'Indipendenza statunitense (4 luglio 1776), ma soprattutto la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino stesa nel 1789 durante la Rivoluzione Francese, i cui elementi di fondo (i diritti civili e politici dell'individuo) sono confluiti in larga misura in questa carta.

Un ruolo fondamentale per sbloccare quella coscienza etica che è alla base della Dichiarazione,con questa,hanno ricoperto i milioni di morti della Seconda guerra mondiale.

 
Mrs. Eleanor Roosevelt presenta la Dichiarazione (1948) 

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