Corriere della sera - 7 settembre 2013
Siria, Obama : «Non sarà un altro Iraq»
E Kerry: «Già 10 i Paesi pronti ad attaccare»
Quello di Assad «è stato il peggior attacco con armi chimiche del XXI secolo». E Kerry: «10 Paesi pronti ad attaccare»
Obama torna a Washington dopo il G20 a San Pietroburgo (Ap/Evan Vucci)
ARMI CHIMICHE - Nel suo discorso Obama era tornato a fare leva sull'utilizzo delle armi chimiche. «Non solo un attacco alla dignità umana» ma anche una «seria minaccia alla nostra sicurezza nazionale. C'è un motivo perché i governi che rappresentano il 90% della popolazione mondiale» si sono accordati sul divieto di uso di armi chimiche, sottolineando che le armi chimiche non causano solo morte e distruzione ma possono cadere nelle mani di terroristi che vogliono «farci male».
Siria: Obama agli americani «Non sarà un nuovo Iraq»
Rcd
GERMANIA FIRMA DOCUMENTO CONTRO ASSAD - In Europa intanto la Germania ha deciso di unirsi all'appello contenuto in un documento firmato ieri a margine del G20 da 11 Paesi - tra cui l'Italia - per una reazione internazionale «forte» dopo l'attacco con armi chimiche del regime di Assad. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Guido Westerwelle. Berlino non aveva firmato il documento. Una mossa che non lascia indifferente la Casa Bianca: il segretario di Stato Usa John Kerry plaude all'Europa dicendosi «molto grato per la forte dichiarazione» dei Paesi Ue sulla Siria e sottolineando che il testo chiede che i responsabili dell'attacco chimico rendano conto delle loro azioni. Kerry ha parlato da Vilnius dove ha preso parte alla riunione dei ministri degli Esteri dei 28.
BONINO - Il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, da Vilnius ha definito «impensabile» un'azione militare contro la Siria senza l'Onu. L'Italia ha «un'alleanza strategica con gli Usa» ma mantiene «una differenza sul metodo di reazione». «Se poi mi vogliono far passare per anti-americana, a me poverina...», ha chiosato la titolare della Farnesina allargando le braccia.
7 settembre 2013 | 22:34
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