Add some music to your days #6
"TABULA RASA" DI ARVO PART
Ho scoperto che è abbastanza quando anche una
sola nota è magnificamente suonata. Questa unica nota, o un battito calmo, o un
momento di silenzio, mi confortano. Lavoro con pochissimi elementi - una voce,
due voci. Costruisco con i materiali più primitivi - con l'accordo perfetto,
con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane ed è perciò
che chiamo questo tintinnabuli.
ARVO PART è un
compositore estone tuttora vivente. È uno degli autori contemporanei più noti,
soprattutto per i suoi lavori di musica sacra. Nonostante
l'utilizzo di un'armonia estremamente semplice e la riduzione ai minimi termini
del materiale compositivo, Part riesce a raggiungere dei risultati impensabili.
Infatti, il modo di comporre di Pärt è generalmente costruito solamente su due voci: una funge da accompagnamento, arpeggiando e ripetendo le note di un accordo tonale, l'altra è la "melodia" (spesso vocale), ovvero la voce principale.
Infatti, il modo di comporre di Pärt è generalmente costruito solamente su due voci: una funge da accompagnamento, arpeggiando e ripetendo le note di un accordo tonale, l'altra è la "melodia" (spesso vocale), ovvero la voce principale.
Questo stile compositivo viene definito Tintinnabulum (o
Tintinnabulazione).
TABULA RASA
È un brano per violino, viola, archi e pianoforte
preparato, scritto nel 1977.
È
costruito sulle tre note dell'accordo di re minore: RE, FA e LA.
Ad uno strumento viene affidata l'esecuzione delle tre
note dell'accordo, alternando e variando le
combinazioni tra i suoni.
Gli altri strumenti suonano a velocità differenti, per
frammenti o per intero, la scale di RE minore, in senso
ascendente o
discendente. Quando si suona una stessa scala a velocità differenti
può capitare che i suoni
si incontrino in posti dove di solito non
capita spesso. Questo alle nostre orecchie fa uno strano effetto...
Questo stile
compositivo viene definito Tintinnabulum (o Tintinnabulazione).
Possiamo dividere questo brano, che si apre con il RE
grave della viola e il RE più acuto del violino, in due sezioni.
Nella prima, che si conclude intorno al minuto 9'30, gli strumenti solisti presentano una melodia che diventa progressivamente più fitta, alternando alle note principali delle note di passaggio (ricordatemi di spiegare che cosa significa: note di passaggio). L'effetto drammatico è ottenuto aumentando il ritmo: negli stessi spazi, ascoltiamo all'inizio gruppi di 2 note, poi di 3 note e infine di 4 note. Aumenta anche l'intensità del suono: tutto diventa fortissimo. Quasi alla fine di questa sezione (minuto 8'25) arriva un terribile accordo dissonante: è l'unico momento in cui il brano abbandona l'armonia di RE minore. Quindi una cadenza (ricordatemi di spiegare che cosa significa: cadenza) ci riporta alla tonalità iniziale.
Nella prima, che si conclude intorno al minuto 9'30, gli strumenti solisti presentano una melodia che diventa progressivamente più fitta, alternando alle note principali delle note di passaggio (ricordatemi di spiegare che cosa significa: note di passaggio). L'effetto drammatico è ottenuto aumentando il ritmo: negli stessi spazi, ascoltiamo all'inizio gruppi di 2 note, poi di 3 note e infine di 4 note. Aumenta anche l'intensità del suono: tutto diventa fortissimo. Quasi alla fine di questa sezione (minuto 8'25) arriva un terribile accordo dissonante: è l'unico momento in cui il brano abbandona l'armonia di RE minore. Quindi una cadenza (ricordatemi di spiegare che cosa significa: cadenza) ci riporta alla tonalità iniziale.
La seconda parte si apre con un arpeggio del pianoforte (ricordatemi di spiegare che
cosa significa: arpeggio). Questo arpeggio sarà ripetuto molte volte e
serve sostanzialmente a tre cose.
Uno: a
dividere il tempo secondo le intenzioni dell'autore. Infatti, all'inizio gli
arpeggi si ripetono a distanza più ravvicinata. Successivamente, si fanno
sempre più lontani.
Due: questo
arpeggio è una specie di formula di apertura di ogni frase del discorso
musicale, una specie di due punti a capo aperte virgolette come quando
si introduce il discorso diretto.
Tre: è una
specie di segnale che serve, a noi che ascoltiamo, per non perderci del tutto
in una musica che sembra tutta uguale.
Però forse alla fine l'autore vuole che ci perdiamo
davvero. Dal piano dell'inizio della sezione si scivola lentamente verso
il più pianissimo possibile, quello che negli spartiti si segna con pppp,
con i suoni più bassi possibili.
CURIOSITÀ
Il
pianoforte preparato è un pianoforte alterato: si inseriscono degli oggetti
(bulloni, gomme, chiodi...) tra le corde degli strumenti per cambiare il timbro
dei suoni.
Un altro
interessante esempio di una composizione musicale costruita su un motivo di 4
note è De Staat dell’olandese Louis
Andriessen. E' un brano costruito sulle note:
RE, MI, SOL#, LA, che rappresentano l'equivalente dell'antico modo
frigio della musica greca.
In questo
brano, affidato ad un ensemble (= insieme) di 4 oboi, 4 corni, 4 trombe,
4 tromboni, 2 chitarre elettriche, 1 basso elettrico, 2 arpe, 2 pianoforti, 4 viole, opportunamente amplificati, le voci declamano i passi de La
Repubblica di Platone in cui si danno indicazioni sulla nuova musica che
dovrebbe rendere virtuosi i cittadini.
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