Add some music to your days #5
MINIMALISMO
La parola d’ordine del nuovo anno è
MINIMALISMO
ovvero
COME OTTENERE IL MASSIMO RISULTATO CON IL
MINIMO SFORZO
(MA DI TUTTI)
Il MINIMALISMO è un movimento artistico musicale nato
negli Stati Uniti all’inizio degli anni sessanta (del secolo scorso).
Proviamo ad elencare gli elementi che caratterizzano la
musica MINIMALE:
· 1) il linguaggio
musicale è RIDOTTO AL MINIMO: come base per le composizioni minimali si
utilizzano frasi melodiche brevi e semplici (a volte bastano solo due parole,
come nella composizione di Steve Reich dal titolo Come Out);
· 2) l’armonia è quasi
sempre TONALE: ora, noi abbiamo solo sfiorato il concetto di armonia e non
ancora incontrato quello di tonalità. Vi basti sapere che gli accordi
utilizzati nella musica minimale riescono quasi sempre piacevoli all’ascolto;
· 3) la musica minimale
segue sempre una PULSAZIONE COSTANTE;
· 4) è molto importante
il concetto di RIPETIZIONE: brevi motivi o sequenze vengono ripetuti
ripetutamente;
· 5) è molto importante
il concetto di ESPANSIONE: se un motivo semplice viene ripetuto un numero
notevole di volte, allora la composizione minimale occupa molto spazio;
· 6) è molto importante
il concetto di SFASAMENTO (PHASING):
se due strumenti suonano uno stesso semplice motivo a velocità leggermente
diverse, col passare dei minuti si produrranno degli effetti interessanti;
· 7) è molto importante
il concetto di SOVRAPPOSIZIONE: se si suonano simultaneamente due o più motivi
anche molto semplici, la composizione minimale finisce col sembrare
complicatissima.
Probabilmente, la pulce nell’orecchio minimale l’aveva
messa oltre cinquant’anni prima un certo Erik Satie, compositore strambo e del
tutto singolare, che aveva scritto un celebre pezzo per pianoforte intitolato Vexations, nel quale un motivo di 3
righe deve essere ripetuto per 840 volte (è difficile farlo da soli, se non si
è allenati!).
Qualcuno, come Luciano Berio (uno dei più importanti
musicisti italiani di sempre), pensa che il minimalismo sia una specie di
barbarie, una musica meccanica che impoverisce il linguaggio ed impedisce di
pensare.
Noi non siamo né musicologi né musicisti. Siamo
soltanto curiosi.
Il minimalismo ci interessa (ci interessa?) solo perché
è un modo come un altro per capire come poter fare della musica.
Perché fare della musica è meglio che non fare niente.
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