venerdì 24 aprile 2015

"STORIA DEI SEMI" DI V. SHIVA

Storia dei semi
Vandana Shiva si rivolge ai giovani lettori raccontando la storia dei semi. Imparare questa storia significa comprendere la biodiversità e la straordinaria ricchezza delle piante utili all'uomo che si trovano in natura. Vandana spiega anche il legame forte che unisce gli uomini ai semi, fonte di nutrimento e quindi elemento fondamentale per la nostra sopravvivenza. Infine tratta della "libertà" dei semi, rivelando la strategia di quelle multinazionali che brevettano semi artificiali riducendo le specie vegetali e provocando la totale dipendenza dei contadini. Raccontare la magia della diversità per preservarla e costruire una "coscienza ecologica": questo è il messaggio di Vandana Shiva ai giovani lettori italiani.


Vandana Shiva

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Fotografia di Vandana Shiva nel 2014
Vandana Shiva (Dehra Dun, 5 novembre 1952) è un'attivista e ambientalista indiana.
Attivista politica e ambientalista, si è battuta per cambiare pratiche e paradigmi nell'agricoltura e nell'alimentazione; si è occupata anche di questioni legate ai diritti sulla proprietà intellettuale, alla biodiversità, alla bioetica, alle implicazioni sociali, economiche e geopolitiche connesse all'uso di biotecnologie, ingegneria genetica e altro. È tra i principali leader dell'International Forum on Globalization, ed è vegetariana.

Lessico specifico




biodiversità
La diversità biologica o biodiversità in ecologia è l'insieme di tutti gli organismi viventi, nelle loro diverse forme, e dei rispettivi ecosistemi. Essa comprende l'intera variabilità biologica.
Le specie descritte dalla scienza sono in totale circa 1,75 milioni, mentre il valore di quelle stimate oscilla da 3,63 a più di 111 milioni. Tuttavia queste stesse stime risultano incomplete, in quanto nuove specie vengono scoperte e aggiunte continuamente al totale generale. L'estinzione di specie è la minaccia della biodiversità .

multinazionale
Una multinazionale in economia è un'impresa che organizza la sua attività in almeno due paesi diversi (ad esempio, la cui direzione si trova in un paese, mentre gli impianti di produzione e distribuzione sono dislocati in altri paesi) costituendo di fatto un'entità sovranazionale.
OGM
Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un organismo vivente che possiede un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi genici.
Con il termine Organismo Geneticamente Modificato (OGM) si intendono soltanto gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria genetica. Non sono considerati "organismi geneticamente modificati" tutti quegli organismi il cui patrimonio genetico viene modificato a seguito di processi spontanei (modificazioni e trasferimenti di materiale genetico avvengono infatti in natura in molteplici occasioni e tali processi sono all'origine della diversità della vita sulla terra)
resilienza
La resilienza (dal latino resiliens -entis, part. pres. di resilire «rimbalzare») in ecologia e biologia è la capacità di un materiale di autoripararsi dopo un danno o di una comunità (o sistema ecologico) di ritornare al suo stato iniziale dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che l’ha allontanata da quello stato.
Nel caso di un ecosistema la perturbazione può avere origine antropica 
(ad es. inquinamento, disboscamento, cambiamento climatico, l'invasione da parte di una o più specie aliene) o naturale (ad es. un evento atmosferico, un incendio, una frana).
Gli ecosistemi mediterranei di tipo naturale (ad es. la macchia mediterranea), caratterizzati da forte variabilità di molti fattori ambientali, hanno evoluto una forte resilienza ad eventi naturali quali incendi, forti mareggiate, crollo di costoni rocciosi e le specie tipiche di questi ambienti riescono a ricolonizzare velocemente le aree distrutte o fortemente degradate da questo tipo di eventi.
Di contro, molti ambienti tropicali (ad es. la foresta pluviale o le barriere coralline), i cui parametri ambientali sono rimasti quasi immutati per millenni, non hanno la capacità di rigenerarsi a seguito di disturbi anche molto meno degradanti di quelli descritti sopra.
In generale si pensa che in un ecosistema ad una maggiore variabilità dei fattori ambientali corrisponda una più alta resilienza delle specie che vi appartengono.

 

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