venerdì 13 febbraio 2015

EDUCAZIONE FINANZIARIA

L’educazione finanziaria in classe:
nuova, veloce e un po’ «pop»

Dieci video pillole per spiegare con un linguaggio semplice e in modo divertente le parole più comuni dell’economia

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Corriere della sera, 13 febbraio 2015

Studenti somari: quando si indaga la conoscenza di concetti economici e termini finanziari, i ragazzi italiani inanellano brutte figure. Lo studio più autorevole è l’ultimo rapporto Ocse-Pisa: su 18 Paesi e un campione di quasi 30mila quindicenni, ha messo in evidenza l’analfabetismo finanziario dei nostri ragazzi, con oltre la metà degli studenti che si attestano su un livello di comprensione dei meccanismi economici e finanziari ben al di sotto della media dei paesi monitorati: 17esimo posto su 18. I ragazzini scarsi in materia sono 6,4 punti percentuali in più rispetto alla media (il 21,7% contro 15,3%). Per contro, il 7,6% in meno rispetto alla media è «altamente preparato» (il 2,1% contro 9,7%). Inserire l’educazione economica tra le materie scolastiche è un’urgenza, si legge nelle linee guida della Riforma della scuola. 


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