martedì 6 gennaio 2015

IO E I COMPITI 1

I miei pomeriggi durante i periodi di scuola: come distribuisco il tempo tra le mie attività. Descrivo il mio rapporto con i compiti: quanto tempo dedico loro, come li faccio, i miei problemi, qual è la mia opinione sulla loro utilità. (400-500 parole)

di Jacopo
Sinceramente non ho mai amato fare i compiti, ho sempre pensato che fosse soltanto una perdita di tempo. Mentre studiavo guardavo il telefono, non capivo mai il significato di ciò che leggevo, mi sentivo sempre stanco e annoiato.

All’inizio di quest’anno scolastico, qualcosa è cambiato in me: in parte mi sono imposto di avere dei buoni risultati in terza media, perché ho cominciato a pensare al mio futuro e al liceo che avrei voluto frequentare; in parte gli argomenti di quest’anno mi interessano molto.

Di certo, mi sono messo di buona volontà, ho trovato un posto nella mia casa dove sto bene, e ho iniziato a studiare come non avevo mai fatto nella mia vita: senza cellulare, senza distrazioni, con una scaletta dei tempi ben fissata nella mente.

Rispetto all’anno scorso, studio molto di più, dedico ai compiti almeno tre ore al giorno, facendo pause di cinque minuti ogni ora.

Ho capito che i compiti devono esser fatti con impegno e serietà, e che nel tempo dedicato allo studio si deve mantenere la concentrazione. In questo mi ha aiutato il posto che mi sono scelto per studiare: lavoro sul tavolo di vetro spazioso della sala, alle mie spalle ho una finestra da cui di giorno entra tanta luce, e di fianco una lampada che illumina con una luce tenue la stanza, in più da questa mia postazione posso osservare e controllare quello che succede in casa.  

Fin da bambino ho sempre avuto molti impegni extra-scolastici, soprattutto sportivi e quindi per me è importante organizzare il mio tempo.

Il mio problema più grande, tuttavia, è sempre stata l’attenzione. Con il passare degli anni, credo di essere migliorato, e in questo mi ha aiutato il posto che ho trovato per studiare.

Quest’anno gioco a calcio (allenamento il mercoledì sera e la partita il sabato) e a pallanuoto il venerdì pomeriggio: fino adesso posso dire che sono riuscito ad organizzare bene durante la settimana i miei impegni scolastici e sportivi, e sono soddisfatto di questo!

Oggi è cambiata la mia opinione sui compiti: non penso più che non servano, credo invece che siano indispensabili per rivedere i concetti non capiti in classe, fare esercizi simili ad una verifica, e così auto-valutarsi.

Quello che faccio fatica ad accettare sono i tanti compiti durante le lunghe vacanze, che dovrebbero servire per riposare: mi piacerebbe avere soltanto libri da leggere, e non papiri di esercizi difficilissimi che ti stancano soltanto.  (404 parole)

di Rehman
Da tre anni, da quando frequento la scuola media, i miei pomeriggi sono diventati molto lunghi e impegnativi, i compiti sono aumentati e anche la fatica e lo stress.
Inoltre, mi piace molto praticare come sport il nuoto dove incontro alcuni amici con i quali passo un'ora serena e spensierata e il badminton che mi impegna con gare molto interessanti perché mi scontro con ragazzi più bravi di me che mi aiutano a migliorare il mio stile.
Se finisco i compiti, mi piace guardare la televisione specialmente il canale DMax dove trasmettono curiosità che avvengono in tutte le parti del mondo e amo molto giocare con i videogiochi.
I giorni in cui non pratico sport, mi riposo per un'ora circa, guardo il diario per vedere quali sono i compiti da fare per il giorno dopo poi, seguendo gli appunti e gli schemi fatti a scuola che mi facilitano lo studio, comincio a lavorare.
Le materie che mi impegnano di più sono geometria, matematica perchè impiego molto tempo nello svolgere gli esercizi e le relazioni che devo presentare sui libri che leggo o su eventuali gite che abbiamo fatto.
Ho meno difficoltà nello svolgere i compiti delle lingue straniere che devo imparare e nella storia e geografia.
Nelle giornate in cui mi alleno oppure devo incontrare gli amici per qualche festa mi viene l'ansia perchè non so se riuscirò a terminare i miei lavori ad un orario adeguato, infatti alcune volte alle 10 di sera sono ancora impegnato e questo mi causa stress perchè capisco che i compiti sono molto importanti, ma mi piace anche vedere gli amici e giocare.
Mi causa stress anche quando il giorno dopo ho una verifica o un' interrogazione sulle materie per me più complicate perchè vorrei passare tutto il pomeriggio a studiare per la verifica ma non posso trascurare le altre materie.
Ho notato però che rispetto alla prima media sia il tempo che l'ansia che lo stress sono un po' diminuiti perchè ho imparato ad organizzarmi meglio e a non perdere tempo e perchè ho trovato il mio metodo di studio.
Immagino che l'anno prossimo quando frequenterò la scuola superiore e gli impegni saranno maggiori, dovrò ricominciare da capo e trovare un nuovo metodo di studio che mi permetta di sfruttare bene il mio tempo per avere a disposizione anche qualche ora per i miei hobbies e per i nuovi amici che sicuramente incontrerò. (401 parole)

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