I miei pomeriggi durante i periodi di scuola:
come distribuisco il tempo tra le mie attività. Descrivo il mio
rapporto con i compiti: quanto tempo dedico loro, come li faccio, i miei
problemi, qual è la mia opinione sulla loro utilità. (400-500 parole)
di Lorenzo
Per me il pomeriggio inizia quando arrivo a casa dopo una
faticosissima giornata di scuola. Mi tolgo lo zaino, la giacca e mi distendo
sul bianco e morbido divano di fronte alla televisione, la accendo e la
sintonizzo su Italia 1 per vedere l’episodio quotidiano de I Simpsons, serie tv americana che racconta le vicende della
famiglia più divertente della città di Springfield.
Quando la mia tata
Tamara mi chiama perché il pranzo è pronto, io mi alzo con pigrizia, raggiungo
il tavolo, prendo la forchetta e mangio il pasto che mi è stato preparato: di
solito è un bel piatto di pasta al pomodoro.
Finito il pranzo, vado
in camera per iniziare i compiti, la prima mezz’ora lavoro molto svogliatamente
e alterno lo studio a stupide chat al telefono. Per le altre due ore mi faccio
forza e svolgo i compiti che mi sono stati assegnati restando abbastanza
concentrato.
So che se mi
concentrassi di più potrei finire i compiti in meno di due ore e mezza, e ce la
metto tutta, ma meglio di così ora non riesco a fare. Spero però di diventare
più bravo piano piano, anche perché l’anno prossimo sarò al liceo e dovrò per
forza studiare davvero tanto. I miei problemi di attenzione sono principalmente
dovuti alla presenza dei miei fratelli che giocano, ascoltano la musica, usano
il telefono e guardano la televisione. Le ore più favorevoli per fare i compiti
finiscono quando torna a casa da scuola mio fratello piccolo Ettore. Ogni
cinque minuti entra in camera mia e mi chiede se possiamo giocare insieme, non
capendo che più lui mi disturba più tempo ci metto per finire di studiare.
Anche se faccio fatica, so che lo studio a casa è molto utile perché ti fa
approfondire e consolidare gli argomenti che sono stati trattati durante le
lezioni in classe.
Due pomeriggi della settimana, però, il
lunedì e il mercoledì, io non dedico il mio tempo allo studio ma al calcio. Per
andarci prendo la metro verde, scendo alla fermata Udine e faccio un pezzo di
strada a piedi. I miei allenamenti iniziano alle 17.00 e finiscono alle 18.30.
Dopo aver corso e sudato mi faccio una bellissima doccia bollente, poi mi vesto
e aspetto che mio padre arrivi in motorino e che mi porti a casa.
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