martedì 4 novembre 2014

"BAR SPORT" DI S. BENNI



Scheda di Jacopo
Identikit

Autore: Stefano  Benni
Titolo: Bar Sport
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno di stampa: 1997

Descrizione del personaggio
(pag. 29, il Professore.)

         Il professore Piscopo era un signore distinto, con una bella barba sale e i baffetti aglio olio e peperoncino. Quando nel suo bell’accento partenopeo raccontava con la stessa enfasi il suicidio di Seneca o l’atterramento di Savoldi, dentro al bar non si sentiva volare una mosca. “L’ha detto il professore” era una frase che troncava qualsiasi discussione. Le sue divagazioni sulla natura dell’animo umano e sul significato dell’esistenza erano ascoltate con grande attenzione e alla fine tutti, poiché non avevano capito quasi niente, facevano la faccia triste e si davano delle gran pacche sulle spalla dicendo “Coraggio, amico mio, cosa vuoi farci” e tiravano grandi sospironi.

Descrizione luogo
(pag. 87, Notte d’estate)

         Quando arriva agosto, il bar si trasforma. Divanta il bar di quelli che restano in città: i freni inibitori s’allentano.
         L’estate più famosa fu quella del ’68. Era così caldo che i coccodrilli scappavano delle magliette e andavano a tuffarsi nelle granite al tamarindo. Antonio, il barista, serviva inapputabile in giacca bianca e in stricchetto, ma girando dietro il bancone lo si poteva scoprire in mutande, con le gambe a mollo in un secchiod’acqua.  Si bevevano litri di bibite ghiacciate, e le pance si spostavano con rumore di risacca. Nel cielo, una luna allucinante portava alla pazzia. Ogni tanto s’alzava il grido “Andiamo a mangiare il pesce”, ma nessuno aveva la forza di alzarsi dalla sedia.

Alimentazione
(pag. 13, la Luisona.)

La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo. Nessuno lo toccò, perché il suo gesto malvagio conteneva già in se la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un’ora dopo, nella toilette di un autogrill di Modena, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata.

Incipit

Al bar sport non si mangia mai. C’è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica.

Ultime righe

Il Cinno, di nascosto, mangia i re magi e scappa a confessarsi.

Valutazione analitica

Io avevo già visto il film del libro un po’ di anni fa.
         Questo libro mi è piaciuto molto perché parla di questo bar un po’ anni 70 in cui si  parla solo di donne, di paste e soprattutto di sport.
         Mi è piaciuto molto anche perché fa ridere, lo consiglio a chiunque  ami i romanzi.

Valutazione olistica

*****

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