lunedì 27 ottobre 2014

INTERVISTE A LOREDANA FRESCURA

Revisioniamo insieme i testi seguenti.

Intervista a Loredana Frescura 
sul romanzo Vado a essere felice
di Cecilia 
Nell’aula della 3°D c’è concentrazione e silenzio mentre l’autrice del libro “Vado a essere felice, Loredana Frescura, risponde divertita alle domande che gli alunni le pongono.


E’ stato facile riuscire a trovare il titolo?

“Allora, diciamo che il titolo non mi è venuto in mente subito, ma di sicuro è stato il titolo più bello che la mia testa abbia mai concepito”.


Qual è stata la motivazione per la quale ha deciso di scrivere un libro su tematiche così delicate?

“Ho deciso di scrivere questo libro perché mi interessava raccontare la vita di tre ragazzi adolescenti giorno per giorno. Volevo che il messaggio, ovvero che la vita non è sempre brutta e negativa, ma che con il passare del tempo migliora, fosse chiaro a tutti i ragazzi che magari pensano di essere sfigati o poco socievoli. Inoltre volevo dare una speranza ai ragazzi malati di cancro perché in questo libro la coprotagonista che ha questa malattia maligna riesce a salvarsi”.


Quante volte ha riscritto il libro?

“La prima volta lo ho scritto uno/due anni fa, ma dopo essere stato pubblicato è stato dimenticato. Poi mi hanno chiesto di riscriverlo e di correggere gli errori che riguardavano la malattia, il cancro, e così, grazie all’aiuto dell’Admo,  sono riuscita a togliere le incongruenze”.


Il libro è basato su una storia vera?

“Allora, il libro non è basato su una storia vera, ma è molto realistico, ovvero è possibile che succeda quanto raccontato.”


Quanto tempo le è occorso per riuscire a scrivere il libro?

“Mi è occorso all’incirca un anno: sono molto lenta. Inoltre, lavoro come insegnante nella scuola primaria e ciò mi porta via molto tempo”.


Nel libro si parla spesso di un angelo. Ma chi è?

“Bella domanda. Possiamo dire che l’angelo è ciò che tu vuoi che sia. È l’elemento di trasmissione da una parte all’altra della storia. Diciamo che è un elemento consolatorio”.


Ha ricevuto aiuto per scrivere questo libro?

“Per quanto riguarda la storia narrata nel libro no. Sono stata aiutata dall’Admo nella parte della storia riguardante la malattia di Gigliola, la coprotagonista”.


Quanti libri ha scritto nel corso della sua vita?

“Credo di averne scritti all’incirca una quarantina. La maggior parte sono romanzi che narrano storie per bambini”.

I ragazzi della 3°D salutano soddisfati la scrittrice Loredana Frescura. Sono riusciti a stare in silenzio per ben due ore: erano molto presi.  


Intervista
di Sofia 



        Come una storia fantastica può esprimere le difficoltà di alcune persone con delle malattie e delle persone che le stanno intorno.     

     Il giorno 23/10/2014 abbiamo avuto il piacere di ospitare Loredana Frescura, una scrittrice professionista, che si è resa disponibile  a rispondere a tutte le nostre domande  su il suo ultimo libro: vado ad essere felice. Il libro parla di una ragazza che ha bisogno di un trapianto del midollo osseo e, per questo motivo, è venuto anche a parlarci uno specialista dell’ ADMO (associazione donatori midollo osseo) che ci ha spiegato, nei particolari, come si dona il midollo osseo e cosa serve per farlo.

          1. Come le è venuto in mente di fare il libro?

“Volevo raccontare la storia degli adolescenti: il periodo più bello. Anche se, in quella età, non ce ne accorgiamo. Mi piaceva il fatto di raccontare che in qualsiasi vita c’è un problema, ma di fronte ai problemi più grossi, i nostri problemi spariscono. La nostra testa pensa solo a quelli più difficili, credendo che siano impossibili da superare, invece con questo libro ho voluto  dire che i problemi, anche quelli più seri, spesso hanno una soluzione. A volte ci vuole anche un po’ di fortuna, ma a volte basta solo il coraggio per andare avanti. “
       2.  Il libro è stato scritto più volte?
 “Il libro è stato scritto due volte:
la prima tanto tempo fa, quando  stato pubblicato,
la seconda, un po’ di tempo dopo, l’ ADMO mi ha detto che c’erano delle piccole imperfezioni: quindi l’ ho riscritto e l’ho ripubblicato".
3.      La storia è basato su un fatto reale?
“No, la storia non è basata su un fatto reale. Come ho detto prima, volevo raccontare la storia degli adolescenti che affrontano un problema.”
4.      Lei è donatrice di midollo osseo?
“No, non ho più le caratteristiche per donare il mio midollo (sono troppo vecchia), ho donato il sangue, ma credo che donare il proprio midollo sia il regalo più bello che qualcuno possa fare: doni una parte di te”.
5.      Quali emozioni ha provato quando ha scritto il libro?
“Ho provato tante emozioni: la felicità perché ho provato a rendere il libro piacevole e non tragico, ma anche tante paure; quando ho scritto questo libro avevo paura di tutto, soprattutto della morte”.
6.      Nel suo libro appare un angelo che l’ “imbranato” a perso, chi è?
“È il punto di transizione della nostra vita, dove si lascia “l’essere bambino” e si comincia a crescere. L’ angelo si può definire un essere immaginario, che serve a consolare l’ “imbranato” nei momenti di tristezza o malinconia”.
7.      Perché a deciso di diventare autrice?
“ Io ho cominciato a scrivere per  hobbie e, dopo aver vinto alcuni premi, mi sono appassionata e ho deciso che quello sarebbe diventato il mio secondo lavoro, il primo è la maestra
alle elementari. L’ obbiettivo del mio lavoro è quello di appassionare la persone e renderle felici. Per ottenere questo risultato bisogna impegnarsi e seguire i proprio sogni, perché solo così si potrà raggiungere il proprio obbiettivo”.
     L’ incontro con Loredana Frescura è stato molto piacevole e interessante. Ho capito quanto sia bello donare il proprio midollo osseo  e dare la possibilità a una persona di continuare la sua vita migliorandola e facendo delle cose che prima non si poteva fare. 

INTERVISTA A LOREDANA FRESCURA 
di Rehman 
La classe 3D della Scuola Santa Caterina da Siena di Milano, è stata fortunata perché il giorno 22 ottobre 2014, ha potuto incontrare la scrittrice Loredana Frescura  dopo aver letto il suo libro “Vado ad essere felice” in un’atmosfera molto amichevole.
Io ho posto le seguenti domande:
Rehman: “Perché ha scritto questo libro”?
Autore   : “Volevo raccontare le mie prospettive sugli adolescenti”;
Rehman: “Durante la scrittura si è fatta aiutare da qualcuno”?
Autore   : “Mi sono fatta aiutare dall’ADMO (Associazione Donazione Midollo Osseo)”;
Rehman: “La storia raccontata è vera”?
Autore   : “No, non mi riguarda direttamente, ma può succedere”;
Rehman: “Perché ha voluto iniziare con un capitolo che sembra una fine”?
Autore  : “E’ una tecnica di scrittura che crea suspence”;
Rehman: “Perché ha voluto scrivere a proposito del trapianto di midollo osseo”?
Autore   : “Perché dove vivo io, in Umbria, c’è un Centro della ADMO e volevo mettere nel mio  libro un personaggio con un problema di salute che interessa  quel Centro”;
 
Rehman: “Quando ha pensato al titolo da dare al libro”?
Autore   : “Quando ho finito di scrivere, ed è stata la cosa più bella ed emozionanate che mi è Venuta in mente”;
Rehman: “Quanto tempo ci ha messo a scrivere tutto il libro”?
Autore   : “Un anno, ho scritto una prima stesura e poi l’ho corretta;
Rehman: ”Questo libro in quante e quali lingue è stato tradotto”?
Autore   : “Il mio libro non è ancora stato tradotto, però altri libri che ho scritto sono stati tradotti in tutte le lingue più usate”.

E’ stato un incontro molto piacevole , la scrittrice è stata molto gentile con noi e noi l’abbiamo ringraziata tanto per il tempo che ci ha dedicato.
Io sono stato particolarmente contento perchè il suo libro mi è piaciuto molto.




INTERVISTA A LOREDANA FRESCURA
di Sarah 
 
Giovedì 23 ottobre è venuta a scuola l'autrice del bellissimo libro: "Vado a essere felice", accompagnata da un rappresentante dell'ADMO. È stata una mattina molto intensa e davvero fantastica.

D: COME LE È VENUTO IN MENTE DI SCRIVERE UN LIBRO COSÌ?
R: "Volevo raccontare la vita di adolescente come in ogni vita ci sono problemi e malattie, proprio come nel mio libro".

D:È UNA STORIA VERA?
R: "No non è una storia vera, ma è realistica. Somiglia a storie che possono accadere in una vita normale".

D: QUANTE VOLTE HA RISCRITTO IL LIBRO?
R: "Due volte. Anni fa l'avevo pubblicato,ma poi era stato dimenticato.   La parte riguardante la malattia era anche scritta in modo impreciso. Ora a distanza di tempo l'editore l'ha ripubblicato e io con l'aiuto dell'ADMO, l'associazione del midollo osseo, ho corretto le imprecisioni".

D: COME MAI HA DECISO DI INIZIARE IL LIBRO DA UN CAPITOLO FINALE?
R: "Non c'è un esatto motivo, mi piaceva e poi fa parte della scrittura mondiale. Crea suspense".

D: PERCHÈ QUESTO TITOLO?
R: "Questo è il più bel titolo che io abbia mai dato ad un libro. L'ho scelto alla fine dopo aver già scritto il libro".

D: QUANTO TEMPO CI HA MESSO?
R: "Circa un anno, sono lenta nello scrivere. Anche perché ho altri lavori".

D: QUANTI LIBRI HA SCRITTO FINORA?
È: "40, tutti romanzi. Scrivo volentieri anche storie per bambini".

D: IL LIBRO L'HA SCRITTO DA SOLA O È STATA AIUTATA?
R: "L'ho scritto da sola in alcune parti sono stata aiutata dall'ADMO".

D: LEI È DONATRICE DI MIDOLLO OSSEO?
R: "Non ho più l'età, ma da giovane ero donatrice di sangue".

D: OLTRE ALLA SCRITTRICE FA ALTRI LAVORI?
R: "Si, faccio l'insegnante di scuola primaria".

Quest'incontro con la scrittrice è stato davvero utile e spero che in futuro avremo la possibilità di conoscere altri scrittori.

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