martedì 22 luglio 2014

LA LETTERA

«Mister Putin, le racconto mia figlia»

Una padre olandese si rivolge al presidente russo e racconta la figlia 17enne morta nella tragedia aerea

di Michele Farina

«Signor Putin, ringrazio i separatisti ucraini per l’omicidio della mia amata e unica figlia Elsemiek. Lei non la conosceva, signor Putin. Aveva 17 anni. Lo sa che voleva diventare ingegnere? Sa cosa avrebbe fatto l’anno prossimo con le sue amiche del cuore?». A scrivere è un padre olandese che si firma così: «Hans de Borst di Monster, la cui vita è distrutta».

Una lettera aperta indirizzata al presidente russo rimbalza virale su Internet. Tra i girasoli dell’Ucraina Hans ha perso la figlia e la ex moglie, due dei 193 olandesi sull’Amsterdam-Kuala Lumpur. Fino a ieri l’Olanda aveva vissuto la tragedia quasi con silenziosa incredulità. Poche bandiere a mezz’asta, nessuna grande cerimonia di lutto, i festival d’estate come il megaconcerto Crazy Sexy Cool di Rotterdam che hanno proseguito con musiche e bevute. Il dolore e la rabbia di un popolo hanno trovato spazio nelle piazze di Internet o nei servizi delle tv internazionali. «Hanno ucciso quasi duecento olandesi - scrive Casper van Nierop su Facebook -. Perché non mandiamo i paracadutisti a recuperarli?».

 La Bbc intervista in Olanda la sorella di una giovane malese morta con il marito e i quattro figli che tornavano a casa dopo alcuni anni all’estero: «Era una ragazza gentile, vogliamo solo riaverla qui prima possibile». 

Invece Hans de Borst intinge il dolore nell’amarezza. Racconta la vita che sua figlia non vivrà: «L’anno prossimo, signor Putin, Elsemiek avrebbe superato la maturità con le amiche Julia e Marina. Era brava a scuola. Progetti? Voleva iscriversi all’università di Delft, fare ingegneria. Non vedeva l’ora. E adesso all’improvviso non c’è più. Dal cielo l’avete abbattuta in un Paese straniero dove c’è una guerra in corso». 

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