Le parole permesso, grazie e scusi nella mia famiglia sono
molto utilizzate. Ad esempio, una volta eravamo in montagna e stavo sciando con
la mia famiglia: mi si è staccata la maschera dal casco, così mi sono
fermata, e con le mani tremanti dal freddo ho tentato di rimettermela, ma non c’era
verso di infilarla nel casco; allora la mamma si è fermata in fondo alla pista
e quando ci sono arrivata anche io mi ha aiutato a rimettermela, così io le ho
detto “Grazie, mamma”.
Un’altra volta invece mio papà mi
ha chiesto: “Nina, per favore, mi aiuti a sistemare queste cose in cantina?” Io l’ho
aiutato e, quando abbiamo finito, lui mi ha detto “Grazie!”
Scusi molto spesso lo uso quando
urto per sbaglio una persona, o quando qualcuno mi sgrida, per far capire che
ho compreso ciò che ho fatto di sbagliato.
La parola permesso invece secondo
me ha due significati: uno è quello di chiedere il permesso di fare una cosa,
mentre l’altro è quello di farsi spazio, quando magari si deve passare in mezzo a delle
persone.
Queste parole, come dice il papa,
anche secondo me sono fondamentali per vivere insieme in famiglia.
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