martedì 17 dicembre 2013

SCHEDE DI LETTURA CON RACCOLTA DESCRIZIONI




di Jacopo
IDENTIKIT
   Titolo: ”Wonder”
   Autore: R. J. Palacio
   Casa Editrice: Giunti                
   Stampa: Firenze
   Anno: 2012

DESCRIZIONE DI UN PERSONAGGIO
La famiglia di August secondo la sorella Via ( pag. 79):

“August è il sole. Io, mamma e papà siamo i pianeti che ruotano intorno al sole. Gli altri membri della nostra della nostra famiglia e gli amici sono asteroidi e comete che fluttuano intorno a pianeti che ruotano intorno al sole. L’unico corpo celeste che non ruota intorno al sole August è Daisy, il cane, è questo solo perché ai suoi piccoli occhi da cane la faccia di August non sembra molto diversa da qualsiasi altro volto umano. Per Daisy, tutte le nostre faccie sembrano uguali, piatte e pallide come la luna”.

DESCRIZIONE DI UN LUOGO
Il “prato gigante” dove proiettano un film durante la gita di tre giorni in primavera (pag.235):

“Una volta arrivati al pratone, il sole cominciava a tramontare. Erano circa la sette e mezza. Le ombre si allungavano tantissimo sull’erba e le nuvole erano di un arancio rosato. Sembrava che qualcuno avesse disegnato il cielo con dei gessetti, sfumando i colori con le dita. Non che non avessi visto altri tramonti prima di allora in città, perché ne avevo visti – fette di tramonto tra gli edifici – ma non ero abituato a vedere cosi tanto cielo in ogni direzione. Là fuori, in quello spiazzo aperto,
ho potuto capire come mai gli antichi pensavano che il mondo fosse piatto e il cielo una specie di cupola che qualcuno ci aveva appoggiato sopra.

UN DIALOGO
August e Jack Will durante la lezione di storia (pag. 63)

Abbiamo annuito e abbassato gli occhi sui libri. Poi Jack ha bisbigliato: “Ma avrai sempre questo aspetto, August? Voglio dire, non si puo fare un intervento di chirurgia plastica o roba simile?”
         Ho sorriso indicando la mia faccia. “Ehi, salve, c’è qualcuno? Questo è già il risultato di un intervento di chirurgia plastica!!”
         Jack si è battuto la fronte con una mano e ha cominciato a ridere in modo isterico.
         “Ehi, mi sa che faresti meglio causa al tuo chirurgo allora!” ha risposto ridacchiando.
         Stavolta tutti e due stavamo ridendo così tanto che è stato impossibile smettere, persino dopo che il signor Roche è venuto lì e ci ha fatto scambiare di sedia il nostro vicino.  

INCIPIT
So di non essere un normale ragazzino di dieci anni. Sì, insomma, faccio cose normali, naturalmente. Mangio il gelato. Vado in bicicletta. Gioco a palla. Ho l’ Xbox. E cose come queste fanno di me una persona normale. Suppongo. E io mi sento normale. Voglio dire dentro.


ULTIME RIGHE
Di ritorno a casa, dopo il rinfresco di fine anno a scuola, August e la mamma (pag 278)

“Grazie per avermi fatto andare a scuola” le ho detto piano.
         Lei mi ha stretto forte, attirandomi a sé, si è chinata su di me e mi ha baciato sulla testa.
          “Grazie a te, Auggie” mi ha risposto dolcemente.
         “Per cosa?”
         “Per tutto quello che ci hai dato” ha detto. “Per essere entrato nelle nostre vite. Per essere te”.
         Si è chinata e mi ha sussurrato nell’ orecchio. “Sei  un prodigio, Auggie. Un vero prodigio.”

VALUTAZIONE OLISTICA
*****



di Fabrizio
IDENTIKIT
AUTORE: Ted Hughes
TITOLO: L’uomo di ferro
ILLUSTRATORE: Iacopo Bruno
CASA EDITRICE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013

INCIPIT
 L’ uomo di ferro arrivò in cima alla scogliera.

FRASE FINALE
 Il loro unico desiderio era di starsene in pace, per poter godere appieno questa strana, selvaggia, magica musica del gigantesco cantore fluttuante nello spazio.

DIALOGO
 <<Basta, basta, basta!>> mugghiò.
<< No, no>> ribatté l’ uomo di ferro. <<Ho tutte le intenzioni di continuare. Abbiamo solo avuto due prove ciascuno.>>
<<Ne ho abbastanza!>> strillò il drago . << E’ troppo. Non sopporto più un'altra prova. I fuochi del sole sono troppo terribili per me. Mi arrendo.>>
<<Allora ho vinto io!>> gridò l’ uomo di ferro.

DESCRIZIONE PERSONAGGIO
 Uomo di ferro: “ Era più alto di una casa, forse come un albero. Agli occhi portava due fari dei semafori”.

DESCRIZIONE SCENA
 “I tecnici avevano assemblato tutte le sbarre a formare una griglia, un colossale letto di ferro grande come una casa. Sotto la rete di sbarre avevano scavato un pozzo foderato d’ acciaio. E ora vi rovesciarono dentro l’ olio combustibile. Il drago-angelo-pipistrello spaziale osservava”.

COMMENTO ANALITICO
Il libro era fatto bene e con tante descrizioni di scene. L’ unica cosa che non mi è piaciuta è la lunghezza dei dialoghi.

COMMENTO OLISTICO
 **** BUONO.



 di Sofia
IDENTIKIT
AUTORE: Emilio Salgari
TITOLO: I misteri della giungla nera
CASA EDITRICE: Editoriale del drago
LUOGO DI PUBBLICAZIONE: Milano

DESCRIZIONE DI UN PERSONAGGIO CON LE ESATTE PAROLE DELLO SCRITTORE
SIVA:“Un indiano d’ atletica statura, le cui membra, sviluppatissime e muscolose, denotavano una forza non comune e un’ agilità di quadrumane”.   (Pag. 8)

DESCRIZIONE DI UN LUOGO CON LE ESATTE PAROLE DELLO SCRITTORE
SURDERBUNDS:”La imponente massa delle acque si divide e suddivide in una moltitudine di fiumicelli, di canali e di caletti che frastagliano in tutte le guise possibili l’ immensa estensione di terre strette fra l’ hugli, il vero Gange, e il golfo del bengala. Di qui una infinità d’ isole, d’ isolotti, di banchi, i quali, verso il mare, ricevevano il nome di Sunderbunds”.    
 (Pag.7)

DIALOGO
<Tu mi spaventi, padrone>>disse Kammamuri, girando all’ intorno uno sguardo impaurito <Chi era quella bella creatura?>
<L’ ignoro, Kammamuri. Ma era bella, oh sì! Molto bella> esclamò  Tremal-Naik con accento appassionato.
<Forse uno spirito?>
<Forse>.
<Forse una divinità>.
<Chi può dirlo?>
<E non l’ hai più riveduta?>
<Sì, l’ ho veduta molte e molte volte. La sera dopo, alla medesima ora, senza sapere come, mi trovai di nuovo sulle rive del ruscello>.

INCIPIT
Il Gange questo famoso fiume celebrato dagli indiani antichi e moderni, le cui acque sono reputate sacre dai quei popoli, dopo aver solcato la nevose montagne dell’ Himalay e le ricche province del Sirinagar, di Dheli, di Odhe, di Bhare e del Bangala, a duecento miglia dal mare si divide in due rami…

CONCLUSIONE
Stavano per uscire dalla grande pagoda sotterranea, quando alle loro spalle udirono la voce del terribile Suyodhana gridare con accento minaccioso:
<Andate pure!... Ci rivedremo nella giungla>.

COMMENTO
Il libro è stato molto bello perché descriveva ogni particolare della misteriosa giungla nera, presentava anche molto bene i personaggi e gli animali. Un particolare che mi ha molto colpito è che descriveva molto bene ogni suono: il rumore della zanzare, i passi ecc…

VALUTAZIONE OLISTICA
***** cioè stupendo!

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