Eugenio Montale legge
Spesso il male di vivere ho incontratoSPESSO IL MALE DI VIVERE
era il rivo strozzato che gorgoglia
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
COMMENTO
Il tema di questa poesia è il male di vivere: il dolore che il poeta ha incontrato nella sua vita.
I due poli della poesia sono "male" e "bene", attorno ad essi sono costruite le due strofe.
Nella prima ruota tutto intorno al "male" difatti ci sono tre frasi che fanno capire questo: il ruscello ostacolato dal suo corso; la foglia che si incartoccia e il cavallo stramazzato.
Nell'altra quartina, invece, ruota tutto intorno al "bene", parla dell'Indifferenza che è un prodigio e l'unico "bene" di cui si ha esperienza.
CLICCARE QUI:
Un insegnante commenta Il male di vivere
CLICCARE QUI:
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.