martedì 19 marzo 2013

TERRY RILEY

Add some music to your days # 8
Terry Riley, in C


TERRY RILEY è un compositore americano, nato in California nel 1935.
È stato uno dei primi autori ad ispirarsi ai principi del minimalismo. È riuscito a coniugare sperimentazione e musica popolare, cercando un  equilibrio tra la tradizione classica e il rock.


(versione originale in 3 parti)

In C
È un brano scritto nel 1964, per un numero imprecisato di musicisti (se ne consigliano 35) e per un insieme qualsiasi di strumenti (si consigliano almeno un pianoforte, una marimba...).
Come voi tutti ben sapete, la lettera C è il modo in cui in alcuni paesi viene chiamata la nota DO. Quindi se vorremo tradurre il titolo di quest'opera in italiano, dovremo tradurlo: IN DO (se pronunciamo il titolo originale, in realtà ci verrà fuori: IN SI. Questo è un bell'enigma!).
Può durare per un tempo imprecisato: da una dozzina di minuti a svariate ore.
Ad ogni modo, la registrazione originale dura poco più di 40 minuti ed è eseguita da 11 musicisti (che però si moltiplicano un po', come i pani e i pesci: suonano più strumenti o utilizzano della sovraincisioni. Ricordatemi di spiegare che cosa significa: sovraincisioni).
Può sembrare che questo brano vada avanti un po' a caso. Non a caso, In C è un celebre esempio di musica aleatoria (= musica la cui struttura è determinata dal caso). In realtà si tratta di un caso organizzato. Vediamo in che modo.
REGOLA NUMERO 1:  Si decide che il DO è la nota più importante.
REGOLA NUMERO 2: Siccome il DO è la nota più importante, si decide che un DO dovrà sempre esserci.
REGOLA NUMERO 3: Si decide di usare il DO per tutto il brano come una specie di metronomo. Come se fosse il battito del cuore dell'opera.
REGOLA NUMERO 4: Si decide di ripetere questo DO al ritmo di un ottavo.
REGOLA NUMERO 5: Si decide di affidare questo compito ad uno strumento importante, come ad esempio il pianoforte. Questo è l'impulso (la pulsazione costante).
REGOLA NUMERO 6: Si decide di costruire 53 moduli. Un modulo è una breve sequenza di note.
REGOLA NUMERO 7: Si decide che ciascun modulo può durare al massimo una battuta.
REGOLA NUMERO 8: Si decide che ogni modulo può essere suonato un numero qualsiasi di volte.   I moduli rappresentano tanti pezzi diversi di un'unica costruzione. Si decide che i moduli possono essere suonati a qualsiasi altezza.
REGOLA NUMERO 9: Si decide che i moduli vanno suonati in ordine, dal primo all'ultimo.
REGOLA NUMERO 10: Si decide che tuttavia alcuni moduli possono essere saltati.
REGOLA NUMERO 11: Si decide che ciascun musicista può iniziare la sequenza dei moduli quando lo crede più opportuno.
REGOLA NUMERO 12: Si decide che ciascun musicista può finire la sequenza dei moduli quando lo crede più opportuno.

MODALITÀ DI ASCOLTO
Si consiglia di ascoltare con molta attenzione i primi 5 minuti del brano.
Poi, lasciando lo stereo od il computer accesi, ci si potrà allontanare e dedicarsi alle attività più varie ed urgenti: risolvere problemi di geometria, friggere le melanzane per la caponata, giocare alla playstation, leggere l’ultimo numero di Internazionale.
Dopo una mezz’ora abbondante, si consiglia di tornare ad un ascolto attento, almeno per vedere come tutta la storia va a finire.

CURIOSITÀ
A Terry Riley, gli Who hanno dedicato uno dei loro brani più celebri, Baba O’Riley, che potete ascoltare nel link sotto. All’inizio di questo brano, trovate una interessante applicazione del principio del phasing.

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