Add some music to your days # 8
Terry Riley, in C
TERRY RILEY è un compositore americano, nato in California nel 1935.
È stato uno dei primi autori ad ispirarsi ai principi del minimalismo. È riuscito a coniugare sperimentazione e musica popolare, cercando un equilibrio tra la tradizione classica e il rock.
(versione
originale in 3 parti)
In C
È un brano scritto nel 1964, per un numero imprecisato
di musicisti (se ne consigliano 35) e per un insieme qualsiasi di strumenti (si
consigliano almeno un pianoforte, una marimba...).
Come voi tutti ben sapete, la lettera C è il modo in
cui in alcuni paesi viene chiamata la nota DO. Quindi se vorremo tradurre il
titolo di quest'opera in italiano, dovremo tradurlo: IN DO (se pronunciamo il
titolo originale, in realtà ci verrà fuori: IN SI. Questo è un bell'enigma!).
Può durare per un tempo imprecisato: da una dozzina di
minuti a svariate ore.
Ad ogni modo, la registrazione originale dura poco più
di 40 minuti ed è eseguita da 11 musicisti (che però si moltiplicano un po',
come i pani e i pesci: suonano più strumenti o utilizzano della sovraincisioni.
Ricordatemi di spiegare che cosa significa: sovraincisioni).
Può sembrare che questo brano vada avanti un po' a
caso. Non a caso, In C è un celebre esempio di musica aleatoria (=
musica la cui struttura è determinata dal caso). In realtà si tratta di un caso
organizzato. Vediamo in che modo.
REGOLA
NUMERO 1: Si decide che il DO è la nota più importante.
REGOLA
NUMERO 2: Siccome il DO è la nota più
importante, si decide che un DO dovrà sempre esserci.
REGOLA
NUMERO 3: Si decide di usare il DO
per tutto il brano come una specie di metronomo. Come se fosse il battito del
cuore dell'opera.
REGOLA
NUMERO 4: Si decide di ripetere
questo DO al ritmo di un ottavo.
REGOLA
NUMERO 5: Si decide di affidare
questo compito ad uno strumento importante, come ad esempio il pianoforte.
Questo è l'impulso (la pulsazione costante).
REGOLA
NUMERO 6: Si decide di costruire 53
moduli. Un modulo è una breve sequenza di note.
REGOLA
NUMERO 7: Si decide che ciascun
modulo può durare al massimo una battuta.
REGOLA
NUMERO 8: Si decide che ogni modulo
può essere suonato un numero qualsiasi di volte. I moduli rappresentano tanti pezzi diversi
di un'unica costruzione. Si decide che i moduli possono essere suonati a
qualsiasi altezza.
REGOLA
NUMERO 9: Si decide che i moduli
vanno suonati in ordine, dal primo all'ultimo.
REGOLA
NUMERO 10: Si decide che tuttavia
alcuni moduli possono essere saltati.
REGOLA
NUMERO 11: Si decide che ciascun
musicista può iniziare la sequenza dei moduli quando lo crede più opportuno.
REGOLA
NUMERO 12: Si decide che ciascun
musicista può finire la sequenza dei moduli quando lo crede più opportuno.
MODALITÀ DI
ASCOLTO
Si consiglia di ascoltare con molta attenzione i primi
5 minuti del brano.
Poi, lasciando lo stereo od il computer accesi, ci si
potrà allontanare e dedicarsi alle attività più varie ed urgenti: risolvere
problemi di geometria, friggere le melanzane per la caponata, giocare alla
playstation, leggere l’ultimo numero di Internazionale.
Dopo una mezz’ora abbondante, si consiglia di tornare
ad un ascolto attento, almeno per vedere come tutta la storia va a finire.
CURIOSITÀ
A Terry Riley, gli Who hanno dedicato uno dei loro
brani più celebri, Baba O’Riley, che
potete ascoltare nel link sotto. All’inizio di questo brano, trovate una
interessante applicazione del principio del phasing.
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