Proemio dell'Iliade
Omero |
Vincenzo Monti (1810)
Cantami, o Diva, del Pelide Achille
l’ira funesta, che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco
generose travolse alme d’eroi
e di cani e d’augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l’alto consiglio s’adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de’ prodi Atride e il divo Achille.
Cantami, o Diva, del Pelide Achille
l’ira funesta, che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco
generose travolse alme d’eroi
e di cani e d’augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l’alto consiglio s’adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de’ prodi Atride e il divo Achille.
Achille uccide Ettore |
Ugo Foscolo (1807)
L’ira, o Dea, canta del Pelide Achille
Che
orrende in mille guai trasse gli Achei,L’ira, o Dea, canta del Pelide Achille
e molto forti a Pluto alme d’eroi
spinse anzi tempo, abbandonando i corpi
preda a sbranarsi a’ cani ed agli augelli:
così il consiglio s’adempì di Giove,
da che la rissa ardea che fe’ discordi
il Re d’uomini Atride e il divo Achille.
Giovanni Pascoli (1895)
L’ira, o dea, tu canta del Pelide Achille
funebre, causa agli Achei già di infiniti dolori:
ch’alme molte d’eroi si gittò innanzi nell’Hade
mentre gli eroi lasciava che fossero preda de’ cani:
mensa per gli uccellacci – di Giove era anche la voglia –
sino d’allor che prima si separarono in lotta
d’Atreo il figlio, signor delle genti, ed il nobile Achille.
Maschera detta di Agamennone |
Salvatore Quasimodo (1942)
Canta l’ira fatale di Achille, o Dea,
del figlio di Peleo, che dolore senza fine
portò agli Achei e molti grandi eroi
pasto ai cani e agli uccelli di rapina
trascinò nell’Ade. Così volle Zeus da quando
un odio ostinato divise il figlio d’Atreo,
re di forti guerrieri, e il valoroso Achille.
Guido Vitali (1953)
Cantami l’ira del Pelide Achille,
l’ira fatale, o Dea, che lunghi lutti
agli Achei recò, molte fiorenti
vite d’eroi precipitò nell’Ade
lasciando le lor membra ai cani in preda
e in pastura agli uccelli: adempimento
ebbe così la volontà di Giove,
poi che discordi vennero a contesa
l’Atride re di genti e il divo Achille.
Rosa Calzecchi Onesti (1960)
Canta, o dea, l’ira di Achille Pelide,
rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei,
gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde
d’eroi, ne fece bottino dei cani,
di tutti gli uccelli – consiglio di Zeus si compiva –
da quando prima si divisero contendendo
l’Atride signore di eroi e Achille glorioso.
Faenza, Disputa tra Achille e Agamennone. |
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