Il terremoto a scuola
di Karen
IL MIO PUNTO DI VISTA
Ero in quinta elementare e per la prima volta in vita mia ho sentito il
pavimento tremare.
Quel giorno stavamo iniziando a fare la prova Invalsi di matematica quando
una mia compagna ha sentito la sedia sollevarsi ed ha urlato: "Terremoto!". Noi bambini eravamo molto agitati e
volevamo uscire dalla classe, ma la
maestra ci ha detto di stare fermi e di non
andare sotto il banco.
Poi c'è stata
un'altra scossa ed è suonata la
campanella. A quel punto la maestra ci ha fatto uscire in fila indiana e siamo
andati in cortile. Lì abbiamo trovato
tutti i bambini della scuola e dell'asilo. Abbiamo aspettato l'ok del commesso
per rientrare. In classe, abbiamo continuato la nostra prova Invalsi.
120 parole.
IL PUNTO DI VISTA DELLA MAESTRA ANGELA
Ero con i bambini della classe quinta, proprio durante la prova Invalsi di
matematica, quando abbiamo sentito
un'onda sotto i banchi: era il terremoto.
Ho cercato di tranquillizzarli e di non farli prendere dal
panico. Per questo motivo ho evitato di farli mettere sotto i banchi e
li ho fatto stare in silenzio.
Probabilmente, se non avessi fatto così, tutti si sarebbero messi a piangere e
ad urlare, creando solo confusione. Con molta calma, al suono della
campanella, li ho portati in cortile e li ha contati.
Finito l'allarme, siamo tornati in classe e, senza
perdere tempo, abbiamo ripreso la prova Invalsi con molta paura: tutti per un'altra scossa, i bambini, forse,
anche per la matematica.
122 parole
PUNTO DI VISTA DI UN ALUNNO
Era una bella mattinata
come le altre. Durante la lezione di inglese, all’improvviso suonò la campanella in modo
intermittente e prolungato. Tutti noi studenti erano eccitati e felici per ciò che stava avvenendo: stava per iniziare la
prova di evacuazione della scuola.
Tutti esaltati, uscimmo dall’aula, ci precipitammo giù dalle scale e andammo verso i giardini di piazza Bacone: il commesso controllava e ci faceva attraversare la strada in tutta sicurezza.
Cosa si può dire di questa giornata... ci siamo divertiti tantissimo per aver saltato un po’ di lezione.
(88 PAROLE)Tutti esaltati, uscimmo dall’aula, ci precipitammo giù dalle scale e andammo verso i giardini di piazza Bacone: il commesso controllava e ci faceva attraversare la strada in tutta sicurezza.
Cosa si può dire di questa giornata... ci siamo divertiti tantissimo per aver saltato un po’ di lezione.
PUNTO DI VISTA DI UNA PROFESSORESSA
Stavo facendo la mia solita lezione, quando ho sentito l’allarme
mi sono detta tra me e me: “Perché doveva suonare proprio adesso la
campanella dell’allarme! Ora perdo gran parte dell'ora: dovrò poi cercare di
recuperare in qualche modo il tempo passato così.”
Uscita da
scuola ancora un po’ seccata, con il registro sotto il braccio, sono andata con
gli alunni nel nostro punto di raccolta. Poi siamo tornati in classe cercando
di concludere la lezione. Ma i ragazzi erano molto agitati per l’imprevista
bella puntata ai giardini! Li capisco: sgranchirsi le gambe è sempre un gran
piacere.
(97 PAROLE)
Una nevicata improvvisa
22 Dicembre 2009
22 Dicembre 2009
di Fabrizio
Il mio punto di vista
Caro Diario, ieri io e Giulia abbiamo saputo di una notizia al dir vero
stravagante, ma stravagante con la “S” maiuscola! Non saremmo andati a scuola!
Niente lezioni, interrogazioni, verifiche e il cibo della Milano Ristorazione!
Mi chiedevo che cosa avrei fatto nella giornata
ma non riuscivo a rispondermi. Ho chiesto ai miei genitori se potevo
giocare alla WII, mi hanno risposto di NO e sapete perché? Perché era mattino
presto e avevo il permesso di giocarci solo
prima o dopo pranzo e solo per mezz’ora.
“Posso invece vedere la TV?”. Mi
risposero di NO per lo stesso motivo. Allora mi misi a leggere un libro fino
alle 11.30 e dopo giocai ala WII: sforai di un sacco la mezz’ora permessa perché giocai anche dopo pranzo!
Il punto di vista dei genitori
“Uffa, i nostri bambini oggi non vanno a scuola! Faranno solo
chiasso e noi non potremo lavorare. “No, non potete giocare alla WII e vedere
la TV perché è mattina presto.” I
bambini non smettevano più di lamentarsi, ma poi si misero a leggere un
libro. Prima di pranzo demmo il permesso di giocare alla WII.
Ma hanno disubbidito: hanno
giocato anche dopo pranzo!
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