L'ultimo giorno di scuola in quinta
di Cecilia
In questo
testo descriverò l’ultimo giorno di scuola in quinta.
La mattina mi
sono alzata già triste perché non volevo che la scuola finisse, e arrivata
davanti al cancello scoppiai a piangere! Entrati in classe, ho notato che le mie
compagne stavano piangendo e così la maestra le andò a consolare!
La mattina
l’abbiamo passata in classe ballando, giocando e scherzando. I maschi
della nostra classe (strano ma vero) si sono messi a piangere anche loro, e noi li
abbiamo seguiti piangendo così tanto da far commuovere pure la maestra!
Alle dodici
era arrivato il momento di andare a mangiare, ma noi non volevamo, così abbiamo
mangiato in fretta e siamo risaliti in classe! Dopo un po’ è arrivata anche l’altra maestra e
allora siamo andati in palestra a leggere dei testi che una settimana prima
avevamo scritto; quando mi hanno chiamata ho iniziato a leggere che fin dalla
prima elementare io e una mia compagnia ci stavamo talmente antipatiche fino ad
arrivare a strapparci i capelli (per dire!!!).
Poi però ho concluso dicendo che il bello dell’ultimo giorno di scuola è che non ci sono più antipatie e litigi.
Dopo esserci
emozionati leggendo i testi di tutti, siamo tornati in classe. Però la tristezza non era passata, così abbiamo iniziato a raccontarci i momenti più
belli e più brutti delle elementari !!
Arrivate le
quattro, iniziammo a piangere, e la mia
migliore amica, Alessandra, un po’ bassa
ma molto simpatica, mi disse : “Stai tranquilla, il fatto di non vederci più
non significa che io non ti vorrò più bene, perché tu rimarrai per sempre nel
mio cuore!” Io scoppiai a piangere e le
risposi : "Lo so, Ale, ma mi mancherai
un sacco!”
Dopo aver preparato la cartella, tutti
felici e allo stesso tempo tristi, iniziammo a fare il conto alla rovescia a
partire da dieci e così via …. Ci salutammo
con bacioni e abbraccioni e uscimmo dal
cancello!!
QUESTO GIORNO
E’ STATO IL PIU’ BELLO E ALLO STESSO TEMPO
BRUTTO GIORNO DELLA MIA VITA!!
Una gita
della quinta elementare
di Michele
Quando
ero in quinta elementare io e la mia classe siamo andati in gita di fine anno in una specie di
fattoria. Io non ci ero mai andato in
quel posto e subito, appena arrivati,
mi è sembrato stupendo.
Siamo partiti da scuola la mattina presto, verso le 7,00, con due pullman perché quattro classi non ci stavano su un solo pullman.
Verso la fine del viaggio abbiamo incontrato due curve molto difficili da fare
con un pullman così grande: in effetti siamo passati con una fatica
incredibile; la seconda curva era quasi più difficile della prima. Una volta
superate le due curve eravamo a destinazione.
Appena arrivati ci diedero una guida per
classe .
Nel corso della giornata abbiamo svolto
attività bellissime: calcetto a cinque e
chi non voleva far calcetto faceva
tennis, ma cosa ancora più bella: abbiamo fatto una focaccia gigante salata. Mentre la preparavamo arrivò una capretta di
nome Pepe.
Ovviamente prima di mangiare la focaccia
io e un mio compagno siamo andati a
lavaci siamo le mani, ma quando siamo tornati dal bagno non c’era più focaccia e non ci rimase altro che mangiare le briciole. Dopo ci hanno insegnato ad accendere un bel
fuoco.
Più tardi ci fecero salire sui cavalli: io stavo tremando dalla paura
perché era la prima volta. Per fortuna
mi hanno scelto per ultimo per cui ho dovuto prendere il cavallo più veloce, un bel pony
frizzantino.
Una volta finita l’avventura con i cavalli, purtroppo
siamo dovuti tornare sui pullman.
Io credo che non dimenticherò facilmente quest’avventura fantastica.
L'ultimo giorno della scuola elementare
di Nina
L’ultimo
giorno della scuola elementare è stato sia bello che brutto.
Quando
siamo arrivati a scuola, c’era la maestra di matematica, Anna, con la quale
abbiamo svolto alcuni esercizi: problemi, addizioni, moltiplicazioni e altri
ancora che non ricordo.
Dopo
l’intervallo abbiamo continuato con matematica fino a quando non è arrivata la
maestra di italiano, Emanuela, e cosi abbiamo salutato con grandi abbracci e
baci la maestra Anna per poi andare in mensa. Tornati dal pranzo, dove una
commessa al nostro saluto si era commossa, abbiamo fatto l’intervallo in
corridoio e nella nostra classe, la mitica 5a C. Quando siamo rientrati in
aula, abbiamo fatto geografia e un mini puzzle.
Poco
prima di uscire, Paolo, un nostro compagno, ci ha fatto vedere al computer un
video da lui creato con le nostre foto dalla 1a alla 5a. Per molti di noi è
stata una sorpresona tale da scatenare un pianto collettivo (la prima è stata
Fabiola).
Suonata
l’ultima campanella delle elementari, siamo scesi nell’atrio ancora piangenti e
poi siamo usciti da scuola. Poi siamo rientrati in cortile perché era stata
organizzata una festa dall’Associazione Genitori Stoppani che è iniziata con la
premiazione delle classi vincitrici delle EcOlimpiadi (una gara per chi
riciclava più tetrapack che ha portato alla scuola un assegno di cinquemila per
la nuova aula video): la 5° C è stata la migliore arrivando prima fra tutte le
classi!
Infine sono iniziati i divertimenti: uno spettacolo circense, la truccatrice, la lotteria,
il ricco buffet per la merenda, la vendita di magliette e borse
dell’Associazione e di libri e giochi vari con il grande finale dedicato alle
quinte.
Tutte
e tre le sezioni A, B e C, incluse le maestre, sono state chiamate per vedere i
tre palloni giganti di colore giallo con appesi dei biglietti con scritti i
nostri nomi: li abbiamo liberati e loro sono volati in cielo. Con i miei
compagni e le maestre ci siamo messi tutti in cerchio per guardare il nostro
pallone che si librava in cielo. Quando li stavamo perdendo di vista, è
arrivata la banda e io e la mia classe abbiamo urlato: “Finalmente!”, perché
non vedevamo l’ora di ballare. Con grande emozione e divertimento tutti ci
siamo scatenati e abbiamo cercato di coinvolgere un po’ di adulti, ma alla fine
a ballare è venuto solo mio papà, ma ci siamo divertiti lo stesso.
Questa
giornata non la dimenticherò mai perché era l’ultimo giorno di scuola
elementare e perché è stato divertente, emozionante e unico!
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