Ippolito
Simone
Jacopo
Michele
Sono un ragazzino di nome Ippolito
e ho 10 anni. Sono nato nel 2002
a Reggio
Calabria.
All’età di 5 anni e mezzo mi sono trasferito a Milano con la mia famiglia. Ho
una sorella di 8 anni di nome Maria Elena.
Non sono una persona sportiva;
amo molto leggere libri di scienze. Mi piace anche fare gli esperimenti; ne ho fatti molti in
passato con buona riuscita.
Un’altra mia passione è l’arte, anche se disegno male. A scuola seguo con molto interesse anche storia
Cordiali saluti a chiunque legga la mia biografia.
Simone
Mi chiamo Simone, ho una sorellina di nome Chiara:
con lei mi diverto molto perché giochiamo insieme. Con il mio papà faccio molte
cose, ma quella che preferisco è suonare insieme: io suono la
batteria e lui la chitarra elettrica. A me piace molto suonare la batteria
perché ce l'ho nel sangue. Come tutti gli anni suonerò in un locale per
Natale.
Come sport mi piace il
basket, però quest' anno non lo posso praticare perché con l' inizio delle medie
non ho più tanto tempo libero. Quando posso vado ai giardinetti.
A volte, soprattutto alla sera,
sono un po' agitato perché ho paura di non farcela con la scuola, ma poi la mia
mamma mi tranquillizza e così riesco ad addormentarmi. La mia vita è molto
bella perché faccio molte cose.
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Questo sono io, Jacopo, in una tranquilla
serata d’estate: ero così abbronzato che qualcuno avrebbe potuto scambiarmi per
un colombiano!
Ricordo che continuavo a chiedere a mia mamma se potevo scendere in piazzetta a prendere un gelato, non ammettendo di essere stanco morto, al punto che ho rischiato di addormentarmi sul piatto di pastasciutta al pomodoro. Per fortuna il mio amico Federico mi teneva sveglio, perché voleva vedere con me la partita di pallavolo dell’Italia contro gli USA alle Olimpiadi.
Ricordo che continuavo a chiedere a mia mamma se potevo scendere in piazzetta a prendere un gelato, non ammettendo di essere stanco morto, al punto che ho rischiato di addormentarmi sul piatto di pastasciutta al pomodoro. Per fortuna il mio amico Federico mi teneva sveglio, perché voleva vedere con me la partita di pallavolo dell’Italia contro gli USA alle Olimpiadi.
Purtroppo, l’Italia perse, le gambe non mi
reggevano, non scesi in piazzetta, e solo per miracolo riuscii ad arrivare al
letto, per dormire sino alla mattina dopo. Dopo una giornata tanto bella, mi
aspettavo una serata migliore !
Michele
Ciao, sono Michele. Ho 11 anni, i miei sport preferiti sono il NUOTO e il CALCIO. Mi piacciono moltissimo i CANI, e vorrei avere un bel GOLDEN RETRIVER, ma ancora non abbiamo deciso di prenderlo
perché è un grande impegno.
Sono un tipo allegro e scherzoso, ho i capelli marroni e corti,
però quest’anno vorrei farli crescere. Mi piace la pizza, ascoltare la musica
e guardare la tv e per adesso vi ho detto tutto. Ciao.
Nina
Una gita al museo egizio
Ciao, io sono Nina,
ho dieci anni e sono nata a Sesto San Giovanni vicino a Milano.
Mi piace molto particare sport: infatti mi diverte sciare, faccio nuoto da quando avevo cinque anni.
Il mio programma preferito è "Ginnaste Vite Parallele", perché mi piace la ginnastica artistica e l'impegno delle ragazze. Ciao.
ho dieci anni e sono nata a Sesto San Giovanni vicino a Milano.
Mi piace molto particare sport: infatti mi diverte sciare, faccio nuoto da quando avevo cinque anni.
Il mio programma preferito è "Ginnaste Vite Parallele", perché mi piace la ginnastica artistica e l'impegno delle ragazze. Ciao.
UNA GIORNATA DELLE ELEMENTARI 4
di Sofia
Verso la metà della quarta elementare la mia classe ed io
siamo andare a vedere un magnifico museo: il museo egizio. Ero molto eccitata perché non c’ ero mai
andata e mi incuriosiva tantissimo perché tutti mi dicevano che è un museo fantastico.
Per arrivare al
museo dovevamo andare a Torino e quindi
fare tre ore di pullman. Quando
siamo scesi dal pullman ci siamo ritrovati davanti a un grandissimo palazzo. All’ inizio non avevo capito che eravamo
arrivati al museo, ma quando un signore magro e con una voce potente ha parlato
con le nostre maestre ho realizzato che
eravamo arrivati al magnifico museo Egizio.
Quando siamo entrati
ci siamo trovati in un grande spazio: c’ erano tantissime cose interessanti. Dopo un po’ abbiamo conosciuto Paolo il nostro
accompagnatore: grosso, potente e simpatico. Lui ci ha spiegato a che cosa servivano
gli utensili e che cos’ erano i
fossili e le mummie …
Dopo un po’ siamo
entrati in una stanza buia che metteva i brividi. Paolo ci ha spiegato che
quella era la stanza del faraone con le sfingi, i sarcofagi e i gioielli di
Cleopatra. Questi monili non erano
originali, ma solo dei falsi: i veri gioielli li tenevano in un reparto
segreto dove nessuno poteva entrare.
Uscita da quella
stanza da brivido, siamo saliti in
pullman e stanchi morti ci siamo addormentati. Quando siamo arrivati a scuola, le nostre maestre ci
hanno “consegnato” alle nostre mamme e noi siamo ritornati a casa. Mi sono divertita moltissimo in questa gita e
ho imparato tantissime cose sugli Egizi;
non la dimenticherò mai.
Una giornata al centro sportivo "Giuriati"
di Rehman
ECCO LA GITA CHE MI E' PIACIUTA DI PIU' IN TUTTA LA SCUOLA ELEMENTARE: QUELLA IN CUI SIAMO ANDATI AL CENTRO SPORTIVO
“GIURATI” A MILANO. QUESTO E' IN UNA GRANDE STRUTTURA
CHE COMPRENDE CAMPI DA CALCIO, DA TENNIS, DI BADMINTON, DI BASKET, DI GOLF E PISTE PER CORRERE.
APPENA SIAMO ARRIVATI, ABBIAMO INCONTRATO UNA GUIDA DI
NOME ALESSANDRO CHE CI HA DETTO DI SEGUIRLO: CI AVREBBE FATTO PROVARE A TIRARE CON L’ARCO, A
SPARARE CON LA PISTOLA E A LANCIARE I COLTELLI.
POI SIAMO ANDATI A RISCALDARE
I MUSCOLI CON UN PO’ DI GINNASTICA PER POTER FARE LE ATTIVITA’ CHE CI AVEVA
PROMESSO.
LA GUIDA CI HA SPIEGATO CHE PER
SPARARE CON LA PISTOLA E’
NECESSARIO PRIMA CARICARE I PROIETTILI, POI APPOGGIARE L’OCCHIO SUL MIRINO, CERCANDO DI INQUADRARE IL BOLLINO ROSSO MESSO
AL CENTRO DEL TIRO A SEGNO: SOLO A QUESTO PUNTO SI PUO’ SPARARE. LA SENSAZIONE PIU' FORTE
CHE HO AVUTO E’ STATA NELLE MANI: VIBRAVANO.
DOPO AVER PROVATO I VARI
SPORT CI E’ VENUTA FAME, QUINDI ABBIAMO AZZANNATO I BUONI PANINI PREPARATI
DALLA MAMMA. DOPO AVER DIGERITO ABBIAMO COMINCIATO A GIOCARE, QUINDI ABBIAMO
VISITATO I CAMPI SPORTIVI.
DOPO ABBIAMO SALUTATO LA
GUIDA E SIAMO TORNATI A SCUOLA. I GENITORI ERANO GIA' LA' PER PORTARCI A CASA. E’ STATA UNA BELLA ESPERIENZA: MI PIACEREBBE RIVIVERLA ANCORA UNA VOLTA.
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