venerdì 19 ottobre 2012

"LE FATE" DI CARLO COLLODI



             "Le fate": riassunto in otto parole

(Si riprende il gioco che il Corriere della sera on line ha  lanciato nel 2011 sulla scia del sito “Smith Magazine”: presentare un romanzo con pochissime parole)

Jacopo: La sorella gentile si sposa, la sgarbata muore. 

Niccolò: Figlia buona fiori gioielli, figlia cattiva vipere serpenti.

Simone: C’erano due sorelle: una cattiva, una buona.

Fabrizio: La figlia si sposò con il principe  bello.

Karen: Il principe sposò una fanciulla educata e bella.

Giovanni, La figlia buona ad ogni parola sputa gemme.

Ippolito, Fata  doni a figlia buona, disgrazie alla cattiva.

Jonatan, La figlia bella riesce a battere sua sorella.

Beatrice: La figlia minore sposò il figlio del re.



Alcuni momenti della fiaba

Cecilia, La ragazza va due volte al giorno ad attingere l'acqua.
Sarah, La ragazza viene mandata via da casa.
Niccolò, La ragazza al pozzo incontrò una vecchietta.
Giovanni, La ragazza offre l'acqua alla vecchietta.
Rehman, "Figuratevi i rubini e i topazi che le caddero giù dalla bocca"
Nina, La ragazza, tornata in ritardo dalla fonte, parla alla madre.
Beatrice, "Ad ogni parola pronunciata da voi vi uscirà di bocca un rospo o una serpe"
Karen, La fata ha fatto due doni: quando parlavano alla piccola uscivano fiori e pietre preziose, alla grande rospi e serpenti.
Arlene, La figlia giovane e gentile incontra un principe.
 

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